La pandemia ancora tiene sotto scacco il mondo, con tutto quello che ne consegue, a livello di impatto sanitario, umano, sociale ed economico. Visto con “gli occhi del vino”, questo impatto, oltre che in difficoltà importanti sul mercato e sulla tenuta del settore, si traduce anche nello stop forzato, non si sa ancora per quanto, ad eventi e degustazioni “in presenza”. E allora c’è chi continua ad investire sugli eventi a distanza, via web, anche alzando l’asticella in termini di costi. O meglio, frammentandola per intercettare il pubblico più ampio possibile.
Come racconta l’esperienza de “La Festa del Piemonte”, firmata da Antonio Galloni, con il suo Vinous. Evento che, nato nel 2011 e tradizionalmente celebrato a New York (nel 2020 coronato da una una verticale del mito Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, con magnum fino all’annata 1970, guidata dal produttore Roberto Conterno, insieme allo stesso Antonio Galloni), in questa era segnata dal Covid, va on line, con la spedizione dei vini da degustare a casa, in Usa e, su richiesta, anche fuori dagli States, attraverso la piattaforma www.morrellwine.com.
Con un’offerta pensata per appassionati, ma anche per big spender, visto che si va dai 500 dollari per il kit dedicati ai vini dell’Alto Piemonte (con la video degustazione in programma il 31 gennaio alle ore 12 pm Eastern Time, ovvero le ore 18 italiane), ai 4.000 dollari per le 12 bottiglie della selezione dei Barolo 2016, espressioni di un’annata già considerata tra le più grandi di sempre del rosso più importante del Piemonte (Azelia Barolo Cerretta, E. Pira Chiara Boschis Barolo Via Nuova, Brovia Barolo Brea Vigna Ca’ Mia, G.B. Burlotto Barolo Monvigliero, Giacomo Conterno Barolo Francia, Bartolo Mascarello Barolo, Poderi e Cantine Oddero Barolo Brunate, Giuseppe Rinaldi Barolo Brunate, Luciano Sandrone Barolo Le Vigne, Paolo Scavino Barolo Ravera, G.D. Vajra Barolo Bricco delle Viole e Vietti Barolo Ravera, sabato 6 febbraio, alla stessa ora, con il tasting guidato dallo stesso Antonio Galloni, insieme ai 12 produttori in collegamento), passando per il 1.550 dollari per la selezione dei 12 Barbaresco (La Ca Nova Barbaresco Montestefano 2017, Ceretto Barbaresco Bricco Asili 2017, Poderi Colla Barbaresco Roncaglie 2017, Giuseppe Cortese Barbaresco Riserva Rabaja 2013, Fiorenzo Nada Barbaresco Rombone 2017, Marchesi di Gresy Barbaresco Gaiun Martinenga 2016, Giorgio Pelissero Barbaresco Vanotu 2017, La Spinetta Barbaresco Vigneto Starderi 2017, Produttori del Barbaresco Barbaresco Riserva Montefico 2014, Roagna Barbaresco Paje 2015, Bruno Rocca Barbaresco Maria Adelaide 2013 e Sottimano Barbaresco Cotta 2017, di scena il 30 gennaio, sempre alle ore 12 pm Est, ovvero le ore 18 in Italia, con Antonio Galloni, Alessandro Masnaghetti di Enogea ed i produttori),oltre alla sessione dedicata alle “Barolo’s Young Guns”, ovvero i giovani talenti del Barolo, già sold out (e con un prezzo molto più accessibile, 275 dollari), che vedrà in degustazione, il 31 gennaio alle ore 21 italiane, il Benevelli Barolo Ravera di Monforte 2016, il Diego Conterno Barolo Ginestra 2016 ed il Trediberri Barolo Rocche dell’Annunziata 2016, sempre con la guida di Antonio Galloni).
Un segnale forte e chiaro, lanciato da una fonte autorevole della critica enoica internazionale, che dice quale sarà il prossimo futuro degli eventi del vino, in una modalità di fruizione che, molto probabilmente, andrà per la maggiore, finché le cose non torneranno alla normalità.
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