Un percorso sensoriale di avvicinamento al mondo del vino per non vedenti, guidati da esperti enologi e sommelier in un viaggio esperienziale che attraversa gusto, tatto, ascolto e olfatto: è l’obiettivo dell’Academy, lanciata da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Monza Brianza e Vinhood, che educa i consumatori al vino e non solo. Gli incontri saranno online, a partire dal 25 maggio, anche se sarà possibile seguire l’Academy pure in presenza, in Uic Monza Brianza. Ogni iscritto riceverà a casa una wine box contenente 6 bottiglie di vini bianchi, rossi, bollicine e passiti, oltre a spezie e biscotti finalizzati all’allenamento del palato.
“I partecipanti - spiega una nota - impareranno a degustare il vino secondo un approccio innovativo ed empatico basato sul divertimento e sul coinvolgimento, ad apprezzare cosa si nasconde dietro una bottiglia per capire da dove derivino certi profumi, come terreno e clima incidono sul gusto del vino, i diversi stili di produzione. E poi gli abbinamenti dei vini non solo ai piatti ma anche alle occasioni, scoprendo come conservare al meglio le bottiglie e quando queste presentino dei difetti”. Tra i partner coinvolti nel progetto, anche cantine come Marchesi di Barolo, Piccini 1882, Tasca d’Almerita, Feudo dei Principi di Spadafora e La Scolca”.
“È un’iniziativa significativa per accompagnare attraverso gusto, tatto, ascolto e olfatto le persone con disabilità visiva ad un percorso esperienziale e sensoriale per un avvicinamento al vino fatto in modo più consapevole - afferma Nicola Stilla, consigliere Uici - per noi può rappresentare l’inizio di un percorso non solo dedicato al vino”.
“Studiare insieme i sensi in maniera approfondita - aggiunge Matteo Parisi, Sales & Marketing Director Vinhood - ci ha portati a scoprire mondi diversi dai nostri, molte volte più difficili da affrontare nel quotidiano e molto lontani da noi. Conoscendo Uic abbiamo apprezzato l’operato di un’associazione che fa della comprensione dell’altro uno dei pilastri della propria mission: ci hanno arricchito e hanno arricchito il modo con cui noi costruiamo gli eventi e spieghiamo il vino (ma anche gli altri prodotti su cui lavoriamo: caffé, birra, pane ...). La vera ricchezza risiede nella diversità: pensiamo sia un concetto fondamentale da condividere e far crescere nelle aziende”.
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