02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
ATTUALITÀ

È arrivato il “Fish Dependence Day”: virtualmente esaurito il pesce del Mediterraneo nel 2024

L’allarme del Wwf Italia: “impatto devastante dei consumi eccessivi sugli stock ittici, è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo”
Europa, FISH DEPENDENCE DAY, MAR MEDITERRANEO, PESCA, PESCE, STOCK ITTICI, WWF ITALIA, Non Solo Vino
Pesce fresco (ph: Leopictures by Pixabay)

Scatta, di nuovo, l’allarme pesca. Se è vero che in una sana alimentazione ci rientra sicuramente anche il consumo di pesce, prodotto che può apportare dei benefici per la nostra salute, non bisogna dimenticare la sua “delicatezza” perché quando si parla di pesce la parola da accostare è “sostenibilità”, concetto che passa anche dalle scelte dei consumatori. Wwf Italia, che proprio, oggi, 5 luglio, celebra 58 anni di storia, ha parlato dell’arrivo del “Fish Dependence Day”, ovvero del momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. “Se nei primi sei mesi avessimo consumato solo risorse dei nostri mari, da luglio fino alla fine dell’anno non sarebbero più disponibili e l’Europa dovrebbe ricorrere alle importazioni per sostenere la richiesta dei consumatori”, ha commentato Wwf Italia citando anche le specie più colpite ovvero il nasello, la sardina, i gamberi (viola e rosa), la triglia di fango.
La richiesta di pesce, d’altronde, mette pressione sui mari: la media europea è di 24 chili di pesce pro-capite l’anno, quella italiana è ben superiore, ovvero 31,2 chili pro-capite. Wwf Italia ha ricordato come “è fondamentale cominciare a dare importanza ai nostri comportamenti di consumo e scelta del pesce”, sottolineando “l’impatto devastante dei consumi eccessivi sugli stock ittici del Mediterraneo. La situazione è aggravata dalla pesca illegale che mette a rischio gli ecosistemi marini e le economie locali”. Wwf Italia, attraverso la propria pagina Facebook, ha evidenziato come “il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo con ben il 58% degli stock ittici sovrapescati contro il 37,7% a livello globale”.
Ma è stato lanciato anche un appello ai consumatori che possono rivelarsi parte attiva per invertire la rotta. Come? Riducendo il consumo di pesce, acquistando pesce adulto, locale e di stagione, scegliendo specie poco comuni ed evitando quelle più sovrasfruttate, facendo attenzione alla provenienza del pesce ed al metodo di cattura. Wwf Italia ha pubblicato anche una guida per aiutare il consumatore ad orientare le proprie scelte.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli