Rafforzare l’agricoltura per sistemi alimentari redditizi, resilienti, equi e sostenibili; scienza e innovazione in agricoltura per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico; le giovani generazioni come agenti e protagoniste del cambiamento nell’agricoltura e nei sistemi alimentari; pesca, acquacoltura e sicurezza alimentare sostenibili; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura e dei sistemi alimentari in Africa. Sono i punti principali racchiusi nel comunicato (vedi focus) dei Ministri dell’Agricoltura del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, ndr) riuniti sull’isola di Ortigia, a Siracusa, che conclude ufficialmente i lavori della Presidenza italiana.
“La Presidenza italiana ha invitato i membri del G7 Agricoltura a parlare di sovranità alimentare - sottolinea una nota del Ministero dell’Agricoltura - tema che approda così per la prima volta all’attenzione del vertice. È stato sottolineato l’impegno a investire responsabilmente in un’agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti, riconoscendo le diversità culturali delle abitudini alimentari e dietetiche, e a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari dalla produzione al consumo. Il vertice ha evidenziato il ruolo della pesca e dell’acquacoltura nella sicurezza alimentare e nella nutrizione, sostenendo la pesca e l’acquacoltura sostenibili come parte fondamentale dell’identità culturale delle comunità locali e costiere. La necessità di soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità è stata ribadita dai Ministri, che hanno riconosciuto gli sforzi e l’impegno di agricoltori e pescatori per mitigare il cambiamento climatico e adattarsi ai suoi effetti. Priorità è stata attribuita alle strategie e alle politiche specifiche per sostenere gli agricoltori e i pescatori nel loro ruolo di custodi della terra, degli ambienti acquatici e delle risorse naturali. È stato inoltre sottoscritto l’impegno per rafforzare le politiche finalizzate a un’equa distribuzione del valore all’interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari, insieme a quello per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero e giusto, equo e trasparente”. Ancora, spiega la nota del Ministero guidato da Francesco Lollobrigida, “si è parlato anche di tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale (Ia), che potrebbero trasformare l’agricoltura e i sistemi alimentari ottimizzando i processi e le risorse, sottolineando l’impegno per promuovere un ambiente internazionale in cui l’Ia e le tecnologie agricole digitali rispettino la dignità e i diritti umani e contribuiscano a rafforzare la sostenibilità e la resilienza dell’agricoltura e dei sistemi alimentari. Un focus specifico è stato dedicato all’importanza di promuovere l’impegno e l’occupazione dei giovani in questi settori, sia per imparare dalle pratiche tradizionali sia per stimolare l’innovazione e accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, accogliendo con favore i risultati dell’Agri-Young Hackathon del G7. I Ministri hanno sottoscritto l’impegno a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i Paesi e le organizzazioni africane facendo leva sulle sinergie, collaborando per migliorare la resilienza alla variabilità climatica e promuovendo il trasferimento di conoscenze e buone pratiche”.
Focus - Il Comunicato dei Ministri dell’Agricoltura del G7 (Siracusa, 27-28 settembre)
“Noi, Ministri dell’Agricoltura del G7, ci siamo riuniti a Siracusa il 27 e il 28 settembre 2024 per ribadire il nostro impegno a rendere l’agricoltura e i sistemi alimentari più produttivi, resilienti e sostenibili, per migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione. L’agricoltura e i sistemi alimentari sostenibili possono contribuire ad affrontare i cambiamenti climatici e ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, alla prosperità e all’integrazione economica globale e a rivitalizzare le comunità rurali e di pescatori. Sono una fonte di sostentamento e una parte cruciale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, per porre fine alla fame e alla malnutrizione e per generare reddito per tutte le componenti delle filiere e delle catene del valore dell’agricoltura. Inoltre, oltre il 40% della popolazione mondiale è basato su alimenti acquatici, cosa che rende la pesca e l’acquacoltura sostenibili fondamentali per migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione a livello globale. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao), nel 2023 è possibile che abbiano sofferto la fame tra i 713 e i 757 milioni di persone - ossia, una persona su 11 in tutto il mondo - e la prevalenza dell’insicurezza alimentare è rimasta sempre più alta tra le donne che tra gli uomini, a livello globale e in tutte le regioni, da quando i dati sono diventati disponibili nel 2015. Si prevede che nel 2030 il 19,5% di tutti i bambini sotto i cinque anni sarà affetto da rachitismo. In Africa, la regione con la più alta percentuale di popolazione che soffre la fame, 298,4 milioni di persone potrebbero aver sofferto la fame nel 2023. Queste stime dimostrano che, nell’anniversario n. 20 delle Linee Guida Volontarie del Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (Cfs) che propugnano la progressiva realizzazione del diritto a un’alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale, e a soli 6 anni dalla scadenza dell’Agenda 2030, siamo ancora lontani dallo sradicare la fame, e che sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere la sicurezza alimentare, preservando al contempo le risorse naturali. I conflitti, la variabilità climatica e gli eventi meteorologici estremi, così come le battute d’arresto a livello economico, sono le principali cause della fame e di tutte le forme di malnutrizione, che spesso si intersecano e si rafforzano a vicenda. Continuiamo a condannare con fermezza la guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha fortemente inasprito l’insicurezza alimentare globale, interrompendo le filiere, aumentando il costo dei fattori di produzione agricoli, come carburanti, mangimi e fertilizzanti, peggiorando le condizioni dei Paesi più vulnerabili ed aumentando l’instabilità finanziaria.
Rafforzare l’agricoltura per sistemi alimentari redditizi, resilienti, equi e sostenibili
Sulla scia delle recenti crisi, la Presidenza italiana del G7 ha invitato i membri a parlare del concetto di sovranità alimentare. Abbiamo sottolineato la necessità di combinare il 2 commercio internazionale e regionale con la produzione interna per diversificare le filiere e promuovere la sicurezza alimentare per tutti. Accelereremo lo sviluppo che consente ai Paesi di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) e di concretizzare progressivamente il diritto a un’alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale. Nel riconoscere le complesse sfide economiche, sociali e ambientali, ci impegniamo ad accrescere la resilienza degli agricoltori, a fronteggiare le disuguaglianze e a promuovere filiere affidabili e sostenibili, che dissocino la produzione agricola dalla deforestazione e dal degrado delle foreste e dei terreni. Ci impegniamo inoltre a investire responsabilmente in un’agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti, nonché soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Considerando che la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono strettamente interconnesse e interdipendenti, continuiamo a promuovere l’approccio One Health e a sostenere l’attuazione del Piano d’Azione Congiunto Quadripartito One Health, a seconda dei casi. Sottolineiamo l’importanza di promuovere e attuare misure per fronteggiare la resistenza antimicrobica (Amr) in tutti i settori pertinenti, grazie al coordinamento internazionale, alle prove scientifiche, al controllo e all’analisi dei rischi. Sosteniamo la cooperazione per ridurre i rischi e le minacce derivanti da specie aliene invasive, parassiti delle piante e malattie infettive e dal loro impatto sulla salute degli esseri umani, degli animali, del suolo, delle colture e delle piante. Ci impegniamo a garantire che ogni bambino, donna e uomo abbia accesso a cibo adeguato in quantità e qualità, riconoscendo le diversità culturali delle abitudini alimentari e dietetiche. Impegnati nella lotta contro qualsiasi forma di malnutrizione, guardiamo con fiducia al Vertice di Parigi sulla Nutrizione per la Crescita del 2025. Sottolineiamo la necessità di ridurre le perdite e gli sprechi alimentari dalla produzione al consumo. Riconosciamo l’importanza dell’attuazione da parte delle imprese delle linee guida volontarie internazionali esistenti per promuovere una condotta aziendale responsabile nelle filiere dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della pesca. A questo proposito, continuiamo a incoraggiare il coinvolgimento del settore privato negli sforzi delle comunità locali per la trasformazione dei loro sistemi agricoli e alimentari. Riconosciamo gli sforzi e l’impegno di agricoltori e pescatori per mitigare il cambiamento climatico e adattarsi ai suoi effetti, per produrre cibo sostenibile per tutti. Ciò include la riduzione al minimo dell’inquinamento, la tutela dell’ambiente, il ripristino degli ecosistemi e la conservazione della biodiversità e delle risorse naturali, come il suolo e l’acqua, per mantenere vitali le aree rurali e di pesca. Riteniamo ancora necessario aumentare la resilienza, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico per ridurre la vulnerabilità di tutti gli agricoltori e i pescatori. Sottolineiamo l’importanza di aumentare l’accesso e l’uso sostenibile dei fertilizzanti, anche con il potenziamento della produzione locale. Promuoviamo la sostenibilità del lavoro agricolo e della pesca come fonte di sostentamento e la coerenza tra le politiche agricole, ittiche, commerciali, sanitarie e ambientali. Diamo priorità alle strategie e alle politiche specifiche per il contesto per sostenere gli agricoltori e i pescatori nel loro ruolo di custodi della terra, degli ambienti acquatici e delle risorse naturali, al fine di rendere i sistemi agricoli e alimentari più sostenibili e resilienti dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Ci impegniamo a rafforzare le politiche per un’equa distribuzione del valore all’interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari per migliorare la posizione di agricoltori e pescatori. Ribadiamo la nostra solidarietà agli agricoltori ucraini e il nostro sostegno alla ricostruzione del settore agricolo del Paese. Continuiamo a sostenere l’Ucraina per nutrire la sua popolazione ed esportare i propri cereali e prodotti agricoli, anche verso le nazioni più vulnerabili. Chiediamo che le consegne di grano, prodotti alimentari, fertilizzanti e altri fattori di produzione dall’Ucraina attraverso il Mar Nero e i corridoi di solidarietà dell’Ue per l’Ucraina non subiscano ostacoli e accogliamo con favore il Grain Verification Scheme che l’Ucraina condurrà quest’anno. Poiché il commercio agroalimentare contribuisce in modo essenziale alla sicurezza alimentare globale, restiamo uniti nel nostro impegno per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero e giusto, equo e trasparente, che ha il suo fulcro nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc), e ci impegniamo a evitare qualsiasi misura restrittiva ingiustificata sulle esportazioni e a portare avanti in modo costruttivo il processo di riforma dell’agricoltura dell’Omc. Chiediamo il rispetto dei diritti umani e degli impegni internazionali in materia di lavoro, sociale e ambientale per contribuire alla resilienza e alla sostenibilità dell’agricoltura e dei sistemi alimentari. Accogliamo con favore il rapporto della Presidenza giapponese del G7 Joint Discussion Project, che ha fornito raccomandazioni politiche per facilitare la trasformazione inclusiva verso un’agricoltura e sistemi alimentari resilienti e sostenibili. Ribadiamo il nostro forte sostegno al Sistema di Informazione sui Mercati Agricoli (Amis) del G20 e sottolineiamo l’importanza della disponibilità di dati e della trasparenza per il buon funzionamento dei mercati sostenuti da una vasta base di donatori. Sottolineiamo l’importante ruolo del Comitato delle Nazioni Unite per la Sicurezza Alimentare Mondiale (Cfs) come forum inclusivo e con molti portatori di interesse e apprezziamo le sue linee guida e raccomandazioni politiche.
Scienza e innovazione in agricoltura per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico
Riteniamo che per ottenere un’agricoltura e sistemi alimentari più resilienti e sostenibili sia fondamentale promuovere e incoraggiare la collaborazione e l’impegno intersettoriale nella scienza, nell’innovazione e nello scambio di conoscenze, nonché consentire agli agricoltori di attuare efficacemente pratiche sostenibili per un migliore adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici. Ricordiamo l’importanza dell’accesso alle risorse genetiche e della giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo. Ci impegniamo ad ampliare l’accesso alla scienza e a tutte le forme di innovazione, a rimuovere le barriere nelle infrastrutture e nell’istruzione e a migliorare la qualità degli alimenti. Accogliamo con favore la Dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti della Cop28 sull’Agricoltura Sostenibile, i Sistemi Alimentari Resilienti e l’Azione per il Clima e prendiamo atto della tabella di marcia globale della Fao per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile senza superare la soglia di 1,5 gradi Celsius. Apprezziamo l’accordo raggiunto alla Conferenza sul clima di Bonn nel giugno 2024 su una tabella di marcia per il lavoro congiunto di Sharm El Sheikh per l’attuazione di un’azione per il clima in agricoltura e per la sicurezza alimentare a partire dalla Cop27. Siamo consapevoli che un’agricoltura prospera e resiliente dipende dalla biodiversità. Ci impegniamo a fare la nostra parte per raggiungere gli obiettivi e i traguardi del Quadro Globale sulla Biodiversità di Kunming-Montreal, anche attraverso un aumento sostanziale dell’applicazione di pratiche rispettose della biodiversità. Chiediamo di sviluppare ulteriormente dati, parametri e analisi per misurare i progressi nella mitigazione e nell’adattamento al cambiamento climatico nell’agricoltura e nei sistemi alimentari e informare i processi decisionali. Riconosciamo il valore del mettere a disposizione dei produttori strumenti diversi, tra cui metodi tradizionali, nuove tecnologie e altri approcci innovativi come l’agroecologia e le innovazioni nell’allevamento, per migliorare la sostenibilità, la resilienza e la produttività. Questi strumenti possono contribuire a conservare le culture alimentari, i paesaggi rurali e la diversità agricola, a migliorare la qualità dei prodotti agroalimentari e a rafforzare la produzione locale. Sottolineiamo l’importanza della partecipazione inclusiva, piena e paritaria delle comunità locali e dei gruppi sottorappresentati, come le Popolazioni Indigene, alla governance dei sistemi alimentari e ai processi decisionali, attraverso un adeguato riconoscimento delle loro terre, territori e risorse collettive, in conformità con la legislazione nazionale e gli strumenti internazionali pertinenti. Riconosciamo che le tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale (Ia), potrebbero trasformare l’agricoltura e i sistemi alimentari ottimizzando i processi e le risorse, e riteniamo importante riflettere le esigenze specifiche del settore agricolo e alimentare nelle strategie di gestione del rischio per garantire il loro uso sicuro ed efficace e affrontare i possibili impatti socio-economici. Ci impegniamo a collaborare per rispondere al sempre maggiore impiego delle applicazioni di Ia e per promuovere un ambiente internazionale in cui l’Ia e le tecnologie agricole digitali rispettino la dignità e i diritti umani e contribuiscano a rafforzare la sostenibilità e la resilienza dell’agricoltura e dei sistemi alimentari. Riconosciamo la necessità di promuovere la collaborazione, l’innovazione e la ricerca nell’applicazione dell’Ia ai settori dell’agricoltura, dell’alimentazione, della pesca e dell’acquacoltura nonché il dibattito e la cooperazione internazionale sulle questioni relative all’Ia, riconoscendo il valore dell’interoperabilità tra i quadri di governance dell’Ia in relazione alla produzione primaria.
Le giovani generazioni come agenti e protagonisti del cambiamento nell’agricoltura e nei sistemi alimentari
Sottolineiamo l’importanza di promuovere l’impegno e l’occupazione dei giovani nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e dei sistemi alimentari, sia per imparare dalle pratiche tradizionali sia per stimolare l’innovazione e accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Promuoviamo il rinnovamento generazionale potenziando l’agricoltura e la produzione alimentare sostenibile come attività redditizia e attraente e come possibilità di carriera per le giovani generazioni. Ci impegniamo a intensificare gli sforzi per correggere gli squilibri, in particolare quelli che colpiscono le donne e le ragazze, nell’accesso ai servizi, alla terra, alle risorse naturali, alla conoscenza, alla tecnologia, ai finanziamenti, ai mercati del credito e ai processi decisionali, in linea con le Linee Guida Volontarie del Cfs sull’Uguaglianza di Genere e sull’Emancipazione delle Donne e delle Ragazze nel Contesto della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione, e con le Raccomandazioni Politiche del Cfs sulla Promozione dell’Impegno e dell’Occupazione dei Giovani nell’Agricoltura e nei Sistemi Alimentari per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione. Sosteniamo l’imprenditoria giovanile e le iniziative guidate dai giovani, l’emancipazione femminile e l’uguaglianza di genere, rivitalizzando le aree rurali e di pesca per attirare i giovani. Questo include sistemi di protezione sociale e politiche attive per garantire l’accesso all’istruzione, alla sanità e ai servizi. Accogliamo con favore i risultati dell’Agri-Young Hackathon del G7.
Pesca, acquacoltura e sicurezza alimentare sostenibili
La produzione e il consumo a livello mondiale di alimenti acquatici sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni, evidenziando il ruolo della pesca e dell’acquacoltura nella sicurezza alimentare e nella nutrizione. Tuttavia, ciò richiama anche l’attenzione sulle continue sfide ambientali, sociali ed economiche che tutti gli attori devono affrontare per ottenere un approvvigionamento sostenibile di alimenti acquatici e mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità costiere e rurali. Sosteniamo la pesca e l’acquacoltura sostenibili come parte fondamentale dell’identità culturale delle comunità locali e costiere. Chiediamo il deposito degli strumenti di accettazione dell’Accordo sui Sussidi alla Pesca, adottato alla 12a Conferenza Ministeriale dell’Omc, per consentirne l’entrata in vigore e accelerarne l’attuazione. Inoltre, sulla base dei progressi significativi compiuti alla 13a Conferenza Ministeriale, sosteniamo la prosecuzione dei negoziati dell’Omc su ulteriori disposizioni relative ai sussidi alla pesca che contribuiscono alla sovraccapacità e al sovrasfruttamento, con l’obiettivo di raggiungere nel minor tempo possibile un accordo completo ed equilibrato. Promuoviamo una gestione sostenibile e trasparente delle risorse ittiche per contribuire alla tutela e alla conservazione della biodiversità marina, sulla base delle migliori evidenze scientifiche disponibili, nonché lo sviluppo dell’acquacoltura in linea con il Codice di Condotta per la Pesca Responsabile della Fao, tenendo conto delle Linee Guida per l’Acquacoltura Sostenibile recentemente approvate dalla Fao. Chiediamo il rispetto dei diritti umani e degli standard lavorativi, sociali, economici e ambientali nei settori della pesca e dell’acquacoltura per garantire condizioni di parità e una concorrenza leale. Ribadiamo il nostro forte impegno a raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 e a porre fine alsovrasfruttamento delle risorse ittiche e alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (Inn), che rimane una grave minaccia per la sopravvivenza degli stock marini. Il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura e dei sistemi alimentari in Africa L’agricoltura e i sistemi alimentari sono la struttura portante dello sviluppo sostenibile e svolgono un ruolo fondamentale per un futuro prospero dei Paesi africani. Ricordiamo il Programma Globale di Sviluppo Agricolo dell’Africa (Caadp), che mira a eliminare la fame e a ridurre la povertà e la malnutrizione aumentando la crescita economica attraverso uno sviluppo guidato dall’agricoltura. Encomiamo gli sforzi che l’Unione Africana sta facendo per sviluppare la strategia e il piano d’azione Caadp post-Malabo 2026-2035 e attendiamo con ansia la dichiarazione Caadp di Kampala che sarà adottata nel 2025. Cerchiamo di rafforzare il nostro partenariato con i Paesi africani per condividere le esperienze sull’aumento della produttività e dei redditi agricoli e sul miglioramento della sostenibilità della produzione agricola e dell’uso responsabile delle risorse naturali, al fine di ridurre anche la povertà e la malnutrizione. Ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i Paesi e le organizzazioni africane facendo leva sulle sinergie, collaborando per migliorare la resilienza alla variabilità climatica e promuovendo il trasferimento di conoscenze e buone pratiche. Accogliamo con favore l’iniziativa del G7 sul Rafforzamento della Capacità di Certificazione delle Sementi in Africa, guidata dall’Ocse, e il progetto Africampus, guidato dal Cgiar, e prendiamo atto dell’Apulia Food Systems Initiative (Afsi) del G7. 7 Ringraziamo calorosamente la Presidenza italiana, in particolare il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, per aver ospitato a Siracusa l’eccellente dialogo tra i Ministri dell’Agricoltura del G7 e per aver organizzato l’Agriculture Forum for Africa del G7. Auspichiamo che la Presidenza canadese del G7 nel 2025 continui a costruire sul lavoro dell’Italia e delle precedenti Presidenze.
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