“La grande dottrina “Tutti gli uomini sono creati uguali”, inserita nella Dichiarazione di Indipendenza da Thomas Jefferson (tra i “padri fondatori” e terzo Presidente degli Stati Uniti, ndr), fu parafrasata dagli scritti di Philip Mazzei, un patriota italiano amico stretto di Jefferson”: a dirlo è John F. Kennedy, in “A Nation of Immigrants”, il volume sull’immigrazione americana scritto nel 1958 dal futuro Presidente americano, quando era ancora senatore del Massachusetts. Parole che ricordano come sia la storia a legare le famiglie Kennedy e Mazzei, e attraverso le gesta dei loro illustri antenati, gli Usa e l’Italia. Una storia che, grazie al vino - di cui gli Stati Uniti sono oggi, oltre che importante Paese produttore, anche il primo mercato al mondo, e il n. 1 per le esportazioni italiane - è stata ricordata, nei giorni scorsi, a Milano, nel “Be the Hope”, l’annuale e prestigiosissimo Gala della Robert F. Kennedy Human Rights Italia (Rfk Italia), nella storica location di Brera “La Pelota”, che ha visto nei calici l’etichetta Philip Toscana Igt della storica griffe Marchesi Mazzei, dedicata a Filippo Mazzei (1730-1816), pensatore liberale, patriota americano e pioniere, con Thomas Jefferson, della viticoltura in Virginia, personaggio simbolo della natura trans-atlantica della rivoluzione americana e primo immigrato italiano ad aver promosso relazioni politiche ed economiche tra gli Stati Uniti e l’Italia. Un vino speciale, con il quale hanno brindato Kerry Kennedy, presidentessa onoraria Rfk Italia, e Francesco Mazzei, vicepresidente e ceo Marchesi Mazzei.
L’evento ha raccolto i rappresentanti dei principali player industriali italiani, istituzioni e leader del terzo settore. Tutti impegnati nella raccolta fondi per sostenere i progetti della Robert F. Kennedy Human Rights Italia - l’organizzazione no profit creata nel 1968 dagli amici e familiari del senatore Robert F. Kennedy, assassinato in quell’anno a Los Angeles, per portarne avanti l’eredità morale e realizzare il suo sogno di un mondo più giusto e pacifico, e attiva in Italia dal 2005 con due uffici (Firenze e Milano) - dedicati alla promozione della cultura dei diritti umani, a partire dai più giovani. La cena stellata è stata preparata dal celebre chef stellato Vito Mollica ed al menù sono stati abbinati i vini di Marchesi Mazzei, primo tra tutti Philip Toscana Igt 2021. Prodotto con un blend di Cabernet Sauvignon selezionato nelle Tenute della famiglia (Castello di Fonterutoli nel Chianti Classico, la cantina d’autore firmata dall’architetto Agnese Mazzei, e Belguardo in Maremma, accanto a Zisola, a Noto), Philip è la quintessenza della Toscana, a cui la famiglia è legata da 25 generazioni, oggi rappresentate da Filippo Mazzei, presidente e ceo, e Francesco Mazzei, vicepresidente e ceo, e dall’ultima generazione formata da Giovanni e Lapo Mazzei. Un’etichetta che riunisce il profumo e l’eleganza dei vini prodotti nel Chianti Classico con l’opulenza e la potenza dei vini della Maremma, combinando Cabernet Sauvignon da due territori di punta di quella Toscana dalla quale nel 1773 era partito Philip Mazzei alla volta del Nuovo Mondo, portando con sé le barbatelle delle vigne toscane.
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