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DAL 27 AL 29 MAGGIO

Obiettivo, rafforzare la presenza nel Sud-Est asiatico: il Chianti Docg a “Vinexpo Asia” 2025

Il presidente del Consorzio, Giovanni Busi: “Singapore è una piazza strategica per raccontare l’identità del Chianti ai mercati orientali”
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Il Consorzio Vino Chianti vola a “Vinexpo Asia” 2025

Terminata l’edizione n. 1 della “Chianti Lovers Week”, format che sarà riproposto con la volontà di farlo crescere ulteriormente, il Consorzio Vino Chianti, che rappresenta la denominazione “pop” e più grande della Toscana, oltre che uno tra i vini rossi più conosciuti, è pronto a girare nuovamente il mondo per portare il nome della Docg di fronte ad una platea internazionale, anche nei mercati oggi meno grandi, ma promettenti. Il Consorzio, infatti, vola a Vinexpo Asia 2025, in programma a Singapore dal 27 al 29 maggio, per rafforzare la presenza del Chianti nei mercati del Sud-Est asiatico, i cui Paesi, anche se non sono mai “decollati”, mostrano potenzialità interessanti per il prodotto vino.
La fiera asiatica vedrà il Consorzio presente con un’ampia collettiva, dove saranno rappresentate 20 aziende singolarmente, e 168 etichette, di cui 60 al bando di assaggio istituzionale, provenienti da più di 30 realtà vitivinicole del territorio. Il momento clou sarà la masterclass del 29 maggio “Chianti Docg - Quintessence of Tuscany”, curata dal wine educator locale Chan Wai Xin. L’incontro offrirà una degustazione orizzontale della vendemmia 2023 nella categoria “Annata”, attraverso le sette sottozone del Chianti Docg, per raccontare in anteprima una delle annate più attese dagli addetti ai lavori.
“Singapore è una piazza strategica per raccontare l’identità del Chianti, un vino capace di parlare al mondo con semplicità e profondità - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - partecipare con un gruppo così numeroso di aziende e con una degustazione tecnica di alto livello è la dimostrazione della vitalità e della compattezza della nostra denominazione. La forza del Chianti sta nella sua pluralità, nella capacità di coniugare accessibilità e radici profonde. È un vino che si abbina bene alla cucina asiatica, e che trova proprio in mercati dinamici come quello asiatico nuove occasioni di valorizzazione. A Vinexpo porteremo l’anima conviviale della Toscana, fatta di territorio, sapori e relazioni”.

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