
Una celebrazione del grande vino italiano, tra grandi classici, novità e curiosità, passando per un’eccellenza unica tricolore come la grappa, che come il vino nasce dall’uva, eleggendo campioni e simboli di quella cultura vera e propria, quella enogastronomica, già celebrata nei 44 Forum sulla Cultura del Vino, di cui l’ultimo a Marzo 2025, ha avuto come ospite d’eccezione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sono gli “Oscar del Vino” di Bibenda, by Fondazione Italiana Sommelier (Fis) di Franco Ricci, uno dei premi storici del vino italiano, “con l’intento di sottolineare anche un aspetto più leggero nella degustazione, un po’ più lontana da rigidi schemi, un lato più “mondano” del vino, inserendolo in una competizione che ricalca i parametri dell’Oscar del Cinema, con tanto di accademia che, nel caso del vino, decide soltanto le nomination, mentre i premi vengono assegnati in diretta dalla platea dei partecipanti”. E così è stato, anche nei giorni scorsi, al Hotel Rome Cavalieri di Roma, con i diversi premi di categoria andati ai vini degustati tra quelli scelti per le nomination, on line, da 15.000 sommelier.
Gli “Oscar Vino Rosso” sono andati, in particolare, a tre mostri sacri come il Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021 di Gaja, Bolgheri Sassicaia 2021 di Tenuta San Guido ed il Turriga 2020 di Argiolas, mentre gli “Oscar Vino Bianco” vanno a nomi celebri come l’Alto Adige Bianco Grande Cuvée Beyond The Clouds 2021 di Elena Walch, il Rosazzo Terre Alte 2021 di Livio Felluga e all’Ischia Biancolella Vigna del Lume 2023 di Cantine Antonio Mazzella. Ancora, gli “Oscar Spumanti” sono andati ad altri nomi di primo piano della spumantistica, come il Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015 di Ferrari Trento, al Franciacorta Dosaggio Zero Sublimis Riserva 2016 di Uberti ed il Vrut Rosé Soldati La Scolca d’Antan 2012 de La Scolca, mentre l’“Oscar Vino Rosato” è andato al Cybelle 2022 di Vini Raimondo, al San Greg 2023 di Feudi di San Gregorio e a Il Rogito 2023 di Cantine del Notaio. Infine, l’“Oscar vino dolce” ha visto premiare l’Aphrodisium 2023 di Casale del Giglio, l’Alto Adige Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2022 di Cantina Tramin e l’Alto Adige Moscato Rosa 2022 - Franz Haas, mentre la peculiare categoria dell’“Oscar vino bianco macerato”, ha visto primeggiare l’Apogèo di Vladimiro 2023 di Cascina delle Terre Rosse, il Ribolla Gialla Macerata 2022 di Fiegl e lo Skin Settanta 2021 di Primosic. Un omaggio anche alle grandi bollicine francesi, con l’“Oscar Champagne” andato al Brut Classic di Deutz, al Blanc de Noirs Cuvée de Réserve di Gallimard Père & Fils e la Brut Liesse d’Harbonville 2004 di Ployez Jacquemart.
Come detto, ad essere valorizzata in maniera peculiare è stata anche la grappa, distillato per eccellenza del made in Italy, con il “Premio speciale della giuria Oscar Grappa”, andato alla Grappa di Moscato di Terracina di AB Selezione Italian Spirits, alla Grappa Fuoriclasse Leon 14 Anni Riserva di Castagner e alla Grappa AnticaCuvée Riserva Aged 5 Years Nonino, la distilleria che ha inventato la grappa monovitigno, da un’idea di Giannola Nonino (che tutt’oggi conduce l’azienda con le figlie Cristina, Elisabetta, Antonella, e la nipote Francesca), e del marito Benito Nonino, recentemente scomparso, a cui il patron di Bibenda, Franco Ricci, ha voluto dedicare un ricordo peculiare. “Era il 2002 quando Benito Nonino, venne a Roma a ritirare l’Oscar per il suo lavoro immenso di anni: creatività, idee, fabbricatore di emozioni! Quel giorno ci fu un riconoscimento da farlo felice. Ritroso, ma anche commosso perché qualcuno gli aveva detto bravo, molto bravo nel suo impegno di distillatore, nel suo impegno di padre e marito. Una famiglia grande che aveva inventato la grappa e che il mondo intero applaudiva. La prima grappa a ricevere l’Oscar, “per lo straordinario lavoro che una famiglia ha svolto per molti anni a favore di un prodotto tutto italiano. Immagine altissima, qualità elevata, ricerca attenta e sperimentazione. Riconoscimenti da ogni direzione, dalla Presidenza della Repubblica ai più prestigiosi consensi nazionali e internazionali”. Bello ricordarlo oggi dopo 23 anni Da quel giorno, da quella sua gioia. Oggi un’altra gioia, un’altra felicità, che avrà modo di esprimere nel nostro cuore!”, ha detto Franco Ricci. Che ha anche voluto sottolineare il valore dell’edizione n. 25 degli “Oscar del Vino”, “le nozze d’argento che oggi celebriamo con questo speciale Premio, prezioso e importante perché viene assegnato da una larga comunità di amanti e protagonisti del mondo vino che lo amano, lo acquistano, lo consumano! Oscar del Vino ha fatto un viaggio lungo 25 anni! Da una trasmissione televisiva su “Rai Uno” con 1,7 milioni di persone di ascolto in terza serata ad una cena di gala con grandi chef in cucina, ed eravamo in smoking. Infine, un “Bibenda Day”, una sala di degustazione a banchi come una giusta Scuola di Alta Formazione deve proporre e come oggi fa”.
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