Uno dei temi più “spinosi”, per quanto riguarda il vino italiano, e non solo, perché si può estendere la questione a tutti i più grandi produttori europei, Francia e Spagna in particolar modo, è l’eccesso di produzione che crea, di conseguenza, problemi di stoccaggio e quindi anche economici. Un trend che si porta dietro il calo dei consumi, soprattutto per quanto riguarda i vini rossi, tanto che crescono sempre di più le denominazioni che scelgono di ridurre le rese, con i volumi che sono già “minati” dagli effetti climatici sempre più aggressivi. Ma questo fenomeno è qualcosa di tangibile solo negli ultimi tempi o è qualcosa di strutturale? La sovraproduzione, in realtà, intesa come produzione annuale in eccesso rispetto al consumo, sembra qualcosa che c’è sempre stata, in queste dimensioni, anche negli anni in cui se ne parlava meno. Come dimostra una statistica dell’American Association of Wine Economists (Aawe), che cita come fonte, i dati della Commissione Europea nel 2025, nel 2024-2025, il tasso di autosufficienza vinicola, nell’Unione Europea, è stato del 113,6%, e, quindi, significa che la produzione interna ha superato il consumo interno del 13%. Si tratta, però, fa notare l’Aawe, della stessa media, all’incirca, che ha accompagnato gli ultimi venti anni.
Il rapporto tra produzione e consumo era del 103,5% nel 2005/2006, del 107% nel 2006/2007, del 110,9% nel 2007/2008, del 111,4% nel 2008/2009, del 106,6% nel 2009/2010, del 106,4% nel 2010/20119, del 111,1% nel 2011/2012, del 111,3% nel 2012/2013, del 120,9% nel 2013/2014, del 114,9% nel 2014/2015, del 117,5% nel 2015/2016, del 124,6% nel 2016/2017, del 104,1% nel 2017/2018, del 134,7% nel 2018/2019, del 115,3% nel 2019/2020, del 120,8% nel 2020/2021, del 115,8% nel 2021/2022, del 126,4% nel 2022/2023 e del 106,8% nel 2023/2024. E se, rispetto allo scorso anno, i consumi sono diminuiti, in rapporto alla produzione, si tratta, comunque, del risultato migliore dal 2017/2018.
Una statistica da accogliere positivamente, ma anche da analizzare nel suo complesso: la produzione, infatti, continua a calare e i consumi sono più stagnanti. Sfide e interrogativi che continueranno ad accompagnare il mondo del vino, probabilmente, anche negli anni a venire.
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