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LA TENDENZA

Il 71% degli europei consuma meno alcol e un quarto dei giovani ha smesso proprio di acquistarlo

Circana: su base annua, il segmento alcolico è sceso dell’1,8% in valore a 68 miliardi di euro, quello analcolico è cresciuto del 5,1% a 97 miliardi
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Alcol e no alcol, la moderazione sta ridefinendo la domanda (ph: Freepik/Senivpetro)

Più rinfrescanti, sane e che meglio si adattano al proprio stile di vita. I trend estivi sulle bevande, analizzati da Circana, avevano fornito un indizio su quello che sarebbe stata la situazione attuale nel mercato del beverage, e i dati diffusi oggi, sempre da Circana, alla prima edizione del “Beverage Forum Europe”, a Londra, confermano il calo degli alcolici sia nelle vendite che nei consumi. Una nuova analisi, riferita ad agosto 2025, rivela, infatti, che il 71% dei consumatori acquista, conserva o consuma meno alcol, mentre quasi un quarto dei giovani tra i 25 e i 35 anni ha smesso del tutto di acquistare alcolici. Il mercato totale delle bevande in Europa ha raggiunto un valore di 166 miliardi di euro, rappresentando quasi un quarto (23%) della domanda totale di prodotti di largo consumo alimentare nei sei maggiori mercati europei (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito). Ma se il valore complessivo delle vendite è cresciuto del 2,1% e il volume è aumentato dello 0,6% su base annua, i numeri del segmento alcolico e di quello analcolico sono diversi: il primo è sceso dell’1,8% in valore attestandosi a 68 miliardi di euro, mentre il secondo è cresciuto del 5,1%, raggiungendo i 97 miliardi di euro.
Le bevande analcoliche o a basso contenuto alcolico costituiscono ormai quasi il 60% delle vendite della categoria, mettendo saldamente le mani - secondo Circana - sul futuro del settore, forti anche dei feedback dei consumatori che citano l’essere “più rinfrescanti” (55%), “più sane con ingredienti di origine vegetale e migliori nel gusto” (27%), “più salutari” (22%) e “adatte al mio stile di vita” (21%), come ragioni principali nello scegliere una bevanda analcolica invece che alcolica.
“Il messaggio per i brand è chiaro”, dice Ananda Roy, senior vice president of Global Thought Leadership and Strategic Insights Circana: “proseguire con le stesse modalità del passato non è più una strategia di crescita. Questa non arriverà con rimedi a breve termine, ma da una reinvenzione mirata. Poiché nuovi consumatori, esigenze e occasioni di consumo stanno ridefinendo il mercato, la leadership di categoria apparterrà a coloro che rafforzeranno le proprie capacità, innovando con un obiettivo, integrando la sostenibilità e coinvolgendo gli acquirenti in modi credibili e duraturi”.
Stando alla ricerca, infatti, più elementi starebbero conducendo a un riassetto strutturale del mercato europeo del beverage: per esempio, i cambiamenti negli stili di vita e nelle occasioni di consumo che stanno ridefinendo l’accezione delle bevande. Viene altresì riconosciuta una crescita accelerata nell’innovazione da parte del mondo degli analcolici, rispetto agli alcolici, che impatta molto sul mercato, ma anche il tema della sostenibilità, ormai vista non più come una conformità, ma come opportunità commerciale (e che il mondo No Alcol sta ben cavalcando). Per Circana, al settore dell’alcol, serve, dunque, una vera rivoluzione nel design del prodotto, nei prezzi, nella distribuzione e nell’engagement dei consumatori, e non solo delle promozioni a breve termine: questo renderà nuovamente rilevanti e desiderabili i vini e i superalcolici, in un contesto in cui la moderazione sta ridefinendo la domanda.

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