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LA RIFLESSIONE

Il fascino del made in Italy, “una potenza incredibile”, nel libro di Gianni Gagliardo

Gianni Letta: “con il vino ha portato nel mondo l’italianità”. Luca Cordero di Montezemolo: “vino campione del made in Italy”. Presentato ieri, a Roma

“Ho scritto questo libro perché desidero che gli italiani conoscano qual è la percezione dell’Italia e degli italiani al di là delle nostre frontiere. L’Italia e il made in Italy hanno una potenza incredibile”. Così Gianni Gagliardo, tra i più importanti produttori di Barolo e presidente dell’Accademia del Barolo, con la passione della scrittura (è al quarto libro), ha spiegato la genesi della sua ultima fatica letteraria, “Il fascino di un Paese straordinario”, presentato nella Biblioteca del Senato, a Roma, in un talk moderato dal direttore Tg2 Antonio Preziosi, con gli interventi di Gianni Letta, giornalista (è stato, tra le altre cose, direttore del quotidiano “Il Tempo”, politico di lungo corso, nonché Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei Governi di Silvio Berlusconi), e Luca Cordero di Montezemolo, già manager di tanti importanti brand del made in Italy (è stato presidente di Fiat, Ferrari, Maserati, Alitalia, Fiera Internazionale di Bologna e Confindustria, ed è attualmente presidente di Manifatture Sigaro Toscano, e direttore di McLaren Group, ndr), che hanno curato, rispettivamente, la prefazione e post prefazione del libro.
Gagliardo ha ricordato come, con in mano due valigie, una contenente i vestiti e l’altra campioni di vino, sia andato, negli Anni Ottanta e Novanta del Novecento, “a proporre un prodotto in Paesi del mondo dove non serviva, e, quindi, era verosimile che rifiutassero la richiesta di appuntamento. Invece, mi hanno sempre ricevuto tutti, specialmente gli asiatici, e questo perché ero italiano”. La parola Italia, ha rimarcato Gagliardo, “trasmette all’estero qualcosa che è simpatia, capacità, un contenuto che il made in Italy rafforza, dobbiamo essere assolutamente consapevoli di ciò. Teniamo conto che ci sono più italiani fuori che nei confini nazionali, 60-80 milioni di persone che sono automaticamente degli ambasciatori dell’Italia”. Nel suo libro Gagliardo propone, appunto, storie di italiani che hanno portato il nostro stile nel mondo. Dallo chef stellato Umberto Bombana (con i suoi ristoranti 8 ½ ad Hong Kong, unico tristellato Michelin all’estero, ed a Macau, con una stella), ai fratelli Di Gennaro, pionieri della cucina italiana in Germania, tra gli altri. Storie esemplari che fanno riflettere sul significato profondo dell’italianità e del made in Italy.
Il talk sul libro “Il fascino di un Paese straordinario” è stato introdotto dai saluti del “padrone di casa”, il senatore Francesco Boccia (Pd). “L’esperienza di Gianni Gagliardo - ha detto Boccia - è quella di molti imprenditori italiani che hanno fatto del made in Italy il loro punto di forza, per raccontare poi il loro prodotto in giro per il mondo. Ed è anche la forza del nostro Paese, perché al tempo del capitalismo digitale che ha stravolto, cambiato anche profondamente le società, tuttavia alcuni punti fermi restano. Cambiano i modelli di distribuzione, perché il digitale ha cambiato la logistica, ha cambiato i commerci, ha cambiato le modalità di narrazione. Ma il vino non lo fa l’algoritmo. Lo fanno donne e uomini che conoscono quella terra, quelle campagne, le produzioni e poi le raccontano. Ed è quello che ha fatto Gianni Gagliardo e lo ha fatto in un modo che a me è piaciuto molto e per questa ragione ho accettato di ospitare qui la sua presentazione”.
Gianni Letta, nel suo intervento, ha sottolineato come Gagliardo “man mano che girava per il mondo, scopriva Paesi nuovi e si faceva accogliere dove portava il suo vino. Dietro l’etichetta che riguardava quel prodotto, nascondeva un’etichetta più profonda, più complessa, che era quella dell’italianità, perché quel vino si portava gran parte di quel patrimonio di storia, di tradizioni, di cultura, di arte, di bellezza legati al territorio e al nostro Paese, un Paese straordinario che ha un grande fascino. Questo fascino lui non lo ha mai dimenticato e lo ha esplorato tutto intero e, infatti, il quarto libro di Gianni Gagliardo è dedicato proprio al fascino di un Paese straordinario che lui descrive con gli stessi accenti, con lo stesso amore, con la stessa emozione, con la stessa partecipazione con cui descriveva le sue Langhe nei primi tre libri”.
Luca Cordero di Montezemolo, ben addentro al mondo del vino con una famiglia che da generazioni gestisce una cantina nel cuore delle Langhe (la storica Cordero di Montezemolo, ndr), ha rilevato come l’Italia abbia “un’offerta di vini eccezionale. Diversi per tipologia, diversi per origine, diversi per gli elementi che sono dentro il prodotto. Questo credo sia una cosa che non ha uguali al mondo. Il libro è scritto da un esperto, da un produttore, da chi fa un vino molto buono, anzi ve lo consiglio - ha aggiunto Montezemolo - e devo dire che il Barolo di Gianni Gagliardo è qualcosa di veramente eccezionale, di grande qualità, e io sono sempre stato un assertore che è meglio poche bottiglie fatte bene che tante bottiglie fatte meno bene, non voglio dire male. Questo è quello che ho sempre cercato di fare anche nei 23 anni della Ferrari, fare sempre meno macchine di quelle che il mercato ti chiede”. L’ex presidente Ferrari non ha, inoltre, dubbi sul fatto che il vino sia un campione del made in Italy, al pari della moda, dell’arredamento, del design e, naturalmente della “Rossa” (“quella dei miei tempi ...”, ha scherzato Montezemolo, al microfono di Winenews, facendo riferimento alla Formula 1). “Credo che il vino italiano - ha osservato il manager - sia un vino apprezzato, un vino che esprime un grande rapporto col territorio, perché dai vini siciliani ai vini del Trentino, passando per tutta la Penisola, noi abbiamo delle eccellenze mondiali, e, quindi, credo che il vino si possa definire veramente una grande eccellenza italiana”.

Cristina Latessa

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