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L’EVENTO

Il vino sfuso ed i suoi trend al centro della World Bulk Wine Exhibition 2025 (24-25 novembre)

Ad Amsterdam, l’evento by Vinexposium. Sette medaglie d’oro italiane nell’International Bulk Wine Competition

Il commercio di vino sfuso rappresenta oltre un terzo del volume totale degli scambi vinicoli mondiali, con 32,99 milioni di ettolitri per un valore di 2,59 miliardi di euro, tra giugno 2024 e giugno 2025, ad un prezzo medio di 0,79 euro a litro. Nonostante un leggero calo del volume su base annua (-2,3%), il segmento del vino sfuso rimane più stabile su quello dei vini in bottiglia (-4,8%) e continua a resistere meglio alle fluttuazioni economiche globali. Rispetto ad altre categorie di vino, il vino sfuso ha registrato risultati solidi nella prima metà dell’anno, con il calo minore (-0,3%), mentre gli spumanti hanno registrato un calo del -0,4% e i vini fermi del -3,1%. La Spagna rimane il leader nel commercio internazionale di vino sfuso, sia in termini di valore che di volume. È seguita da Italia, Nuova Zelanda, Australia, Cile e Francia (che si colloca alla posizione n. 6 in termini di valore e alla n. 9 in termini di volume), tutti Paesi presenti come espositori in World Bulk Wine Exhibition 2025. Nel frattempo, tra i principali mercati importatori, il Regno Unito è in testa in termini di valore, mentre la Germania è al primo posto in termini di volume. Seguono Francia, Stati Uniti e Italia. Nell’Unione Europea, nella prima metà 2025, le esportazioni di vini rossi e rosati sono aumentate del 3,4%, mentre quelle di vini bianchi sono diminuite dell’1,4%. Sempre, nella prima metà dell’anno, mentre il commercio internazionale del vino ha continuato a contrarsi, il vino sfuso è rimasto una delle categorie con le migliori prestazioni. A dirlo la World Bulk Wine Exhibition (Wbwe) n. 17, il principale appuntamento mondiale per il comparto dei vini e distillati sfusi, in programma oggi e domani (24 e 25 novembre) al Rai Amsterdam e organizzata da Vinexposium, tra i leader globali per gli eventi dedicati a professionisti e operatori di vino e distillati (firma anche la fiera internazionale “Wine Paris”, ndr), con oltre 240 espositori provenienti da 25 Paesi, buyer in rappresentanza di 60 nazioni, oltre 350 referenze di vini e distillati sfusi in degustazione, 10 conferenze e masterclass, quasi l’80% del commercio mondiale di vino sfuso che viene rappresentato.
Con le tendenze del settore, i principali esportatori e importatori di vino sfuso, i risultati per colore e categoria di vino al centro della prima giornata dell’evento, con la sessione ospitata da Meininger’s International e Vinexposium “Global Bulk Market Trends” a fornire una panoramica del settore. Da cui emerge che dall’inizio dell'anno, mentre le vendite di vino in bottiglia stanno rallentando del 4,8% in volume e del 3,1% in valore, le spedizioni di sfuso hanno registrato un leggero calo del 2,3% in volume, ma sono sostenute da un aumento del 2,1% dei prezzi medi, a 0,78 euro al litro. Queste cifre sottolineano la resilienza del vino sfuso in un panorama ricco di sfide (fonte: Del Rey Awm). In un contesto di pressioni economiche, in ogni caso, il settore vinicolo globale sta attraversando una profonda trasformazione. Anche le preoccupazioni ambientali sempre più significative e la tendenza alla moderazione che si è manifestata negli ultimi anni nel settore delle bevande alcoliche stanno determinando l’evoluzione del mercato. L’ascesa del No-Low alcohol, l’espansione delle bevande ready to drink e la diversificazione dei formati (bag-in-box, lattine, fusti) stanno guidando la crescita del mercato globale del vino sfuso.
Le bevande analcoliche ed a bassa gradazione alcolica rappresentano un mercato ancora di nicchia ma in rapida crescita. Ciò è particolarmente vero grazie ai miglioramenti nelle tecnologie di dealcolizzazione e agli investimenti in impianti dedicati, che consentono ai produttori di aumentare la produzione e migliorare la qualità. Ready to drink e le lattine soddisfano, inoltre, le nuove esigenze dei consumatori in termini di novità e praticità. Questa nuova offerta, in crescita lenta ma costante, potrebbe essere una delle risposte al calo strutturale del consumo di vino e distillati tradizionali. Si tratta di segmenti emergenti che “hanno infatti il potenziale per conquistare una quota del mercato del vino e dei liquori nei prossimi anni”.
Rodolphe Lameyse, ceo Vinexposium, ha spiegato che “in un contesto caratterizzato dall’instabilità economica e geopolitica globale, dalla transizione ambientale e dal calo dei consumi, l’industria dei vini e dei distillati si trova in un momento cruciale. Tuttavia, al centro di queste tensioni, il vino sfuso emerge come un’eccezione degna di nota: resiste, innova e si posiziona come leva strategica per rimodellare i modelli di produzione e distribuzione su scala globale. L’evento mette in luce le evoluzioni tangibili che stanno ridefinendo il mercato: i cambiamenti che stanno ridisegnando le catene di approvvigionamento, la logistica, i formati e la sostenibilità economica del settore, dal vino ai distillati, comprese le alternative a bassa gradazione alcolica e analcoliche. Il vino sfuso è oggi una strategia per la competitività, l’efficienza e la transizione. Attraverso le conferenze e le masterclass dell’Academy, il concorso Ibwc (International Bulk Wine Competition, ndr) e la presenza di nuovi attori provenienti da contesti diversi, Wbwe 2025 racconta un settore in trasformazione, lungimirante e orientato al futuro. Di fronte alle sfide future, il nostro ruolo è chiaro: riunire le persone, informare e sostenere. La World Bulk Wine Exhibition è più di una piattaforma per gli operatori; è un osservatorio del cambiamento e un catalizzatore di innovazione al servizio dell’intero settore”.
Ma, nel quadro della World Bulk Wine Exhibition, è andato in scena anche quest’anno l’Ibwc (International Bulk Wine Competition), l’unico concorso internazionale dedicato ai vini e distillati sfusi. Più di 150 vini sfusi e distillati, provenienti da tutto il mondo, vengono degustati alla cieca da una giuria di esperti (buyer e giornalisti specializzati). In totale sono state assegnate 4 “Grand Gold Medals”, 27 “Gold Medals” e 8 “Silver Medals”. L’Italia conquista 7 “Gold” con Vinicola San Nazaro (Fruity White Wine), La.Vin.Sud (Nero di Troia), Furia (Rosso Veneto Igt 2024), Compagnia Mediterranea del Vino (Primitivo Dop Manduria), Cantine La Vite (Isola Persa Chardonnay), Azienda Vinicola Carasannese (Rosso Piceno Doc), Agresti Vini (Passito Igp Puglia 2025) e “Silver” con Cantina di Rauscedo (Sauvignon Atto Dop Friuli 2025), Enoagrimm (Primitivo Igp Puglia). Quest’anno, per la prima volta, i vincitori delle medaglie Grand Gold e Gold godranno di una maggiore visibilità: potranno presentare i loro vini in una sessione esclusiva, il Grand Gold Pitch, prima della degustazione aperta a tutti i visitatori. Fin dalla sua istituzione, Spagna, Italia, Argentina e Francia hanno dominato i premi. Con oltre 63 varietà di uva rappresentate, l’Ibwc mette in mostra la straordinaria diversità dei vini sfusi su scala globale. Le 10 varietà di uva più premiate rappresentano il 65% dei vini premiati e riflettono sia le tendenze internazionali che le identità regionali, dall’iconico Malbec del Sud America ai classici globali come il Cabernet Sauvignon, il Syrah e lo Chardonnay. “Questo Concorso - ha commentato José Luis Murcia, presidente della giuria Ibwc - che si è sviluppato insieme alla Wbwe di Amsterdam, è diventato un potente trampolino di lancio per i produttori di vino sfuso e contribuisce a migliorare la visibilità dei vini premiati. Inoltre, sottolinea il crescente prestigio del vino sfuso: vini di alta qualità che vengono imbottigliati nel Paese di destinazione prima di raggiungere il consumatore finale”.

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