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CLASSIFICHE 2025

Masseto, Brunello di Montalcino Cerretalto e Solaia: i best wines italiani secondo “Wine-Searcher”

In “Top 10” Tenuta San Guido, Il Marroneto, Burlotto, Gaja, Castello di Ama, Tua Rita e Ornellaia. Di Terlano l’unico bianco tra i migliori 25
ANTINORI, CASANOVA DI NERI, MASSETO, SOLAIA, VINI ITALIANI, vino, WINE SEARCHER, Italia
I 10 best wines italiani del 2025, secondo “Wine-Searcher”

Un grande classico tra i protagonisti del collezionismo e delle aste come il Masseto, gioiello bolgherese oggi del Gruppo Frescobaldi, il Brunello di Montalcino Cerretalto di Casanova di Neri, una delle cantine più celebrate e premiate a livello internazionale del territorio simbolo del “Sangiovese in purezza”, ed il Solaia della Marchesi Antinori, tra i più celebrati Supertuscan nel mondo: sono i tre vini al top della classifica “Best Italian Wines” 2025, appena pubblicata e aggiornata a dicembre, dal portale Wine-Searcher, riferimento mondiale per la comparazione dei prezzi e dei punteggi del vino, e redatta su una media dei punteggi di diversi critici, e ponderato in base al numero delle recensioni. Una lista, va detto, che nelle 25 posizioni elencate è pressochè tutta segnata da Toscana e Piemonte, e tutta rossista, con l’unica eccezione bianchista rappresentata dall’Alto Adige.
Scorrendo la Top 10, in posizione n. 4, c’è l’iconico Sassicaia della Tenuta San Guido, seguito, al n. 5, dal Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie de Il Marroneto, ormai uno dei riferimenti stilistici del territorio, davanti a due pilastri delle Langhe, il Barolo Monvigliero di G.B. Burlotto, al n. 6, e il Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja, al n. 7. Mentre a chiudere la prima decina di posizioni ci sono tre vini simbolo del “Granducato”, l’Igt Toscana L’Apparita della celeberrima Castello di Ama, il Redigaffi della altrettanto acclamata Tua Rita, da Bolgheri, e l’Ornellaia della Tenuta dell’Ornellaia, tra i grandi nomi del collezionismo di vino italiano.
Scorrendo la lista, ecco al n. 11 il peculiare Igt Toscana La Ricolma di San Giusto a Rentennano, davanti al Brunello di Montalcino Riserva di Eredi Fuligni, al n. 12, ed ancora a Gaja, al n. 13 con il Barbaresco Sorì Tildìn. Posizione n. 14, invece, per l’iconico Le Pergole Torte di Montevertine, davanti, al n. 15, al celebre Igt Toscana Tenuta di Trinoro della Tenuta di Trinoro. Ancora, al n. 16, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli di Valdicava, mentre al n. 17 c’è il mostro sacro Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (che è il vino dal prezzo medio più elevato in classifica, a 1.158 euro a bottiglia, secondo Wine-Searcher, ndr), seguito ancora da un vino di Tua Rita, l’Igt Toscana Per Sempre, al n. 18, davanti alla storia di Montalcino, ovvero il Brunello di Montalcino Riserva della Tenuta Greppo Biondi-Santi, al n. 19.
Con la posizione n. 20 occupata dall’unica eccezione bianchista della lista, ovvero l’Alto Adige Terlaner I Primo Grande Cuvée di Terlano, cantina-simbolo dei grandi bianchi longevi del territorio. A chiudere la lista, ancora, altri vini che sono grandi alfieri dei loro territori: il Flaccianello della Pieve Colli della Toscana Centrale Igt di Fontodi, il Barolo Vigna Elena di Elvio Cogno, il Barolo Sperss di Gaja (unica cantina presente nella lista con 3 vini), il Brunello di Montalcino Riserva Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro di Ciacci Piccolomini d’Aragona, e il Messorio Toscana Igt de Le Macchiole, da Bolgheri.

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