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A CAPODANNO 2009 SI BRINDA ITALIANO E, PER LA PRIMA VOLTA, L’EXPORT DELLO SPUMANTE DI CASA NOSTRA SUPERA IL CONSUMO NAZIONALE. 800 MILIONI LA SPESA PREVISTA IN ITALIA PER LE BOLLICINE SECONDO CONFAGRICOLTURA

Il Capodanno 2009 all’insegna della crisi non sembra toccare le “bollicine” di casa nostra, ma il vero boom si registrerà al di fuori dei confini del Belpaese, dove si brinderà “made in Italy”, superando per la prima volta il consumo nazionale. Secondo Confagricoltura per festeggiare la fine dell’anno si stapperanno in Italia 110-112 milioni di bottiglie, per una spesa complessiva di 800 milioni di euro, comprese anche le “bollicine estere”.

12 milioni e mezzo sono le bollicine importate in Italia (il 92% fra Champagne e Cava), ma le confezioni regalo “made in Italy” sono in continua crescita: meno cesti (-10%), ma più monoconfezioni con bottiglie di spumante italiano (+5%). Il vero boom, in vista dell’ormai prossima fine dell’anno, sarà però l’estero, che quest’anno brinderà italiano. Per la prima volta, secondo Confagricoltura, l’export supererà così il consumo nazionale.

Secondo i dati del Forum Spumanti d’Italia, le esportazioni aumentano in quantità (+11%) e in valore (+29%). Nei primi 11 mesi 2008, il fatturato complessivo dell’export ammonta a 1,4 miliardi di euro, per un totale di 163 milioni di bottiglie. Il 74% è destinato all’Europa, ma crescono anche i mercati mondiali, con in testa gli emergenti Russia e Brasile, ma anche Georgia, Lettonia, Estonia e Israele. Per la fine dell’anno, sottolinea Confagricoltura, si segnala mancanza di prodotto presso gli importatori e i distributori esteri.

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