Un mestiere che affascina, che lega generazioni diverse, capace di essere un tutt’uno con la terra e la sua storia, ma anche qualcosa in grado di colpire l’immaginario e il talento perché essere un vignaiolo significa produrre vino, ma anche cultura. “Breve storia che ogni bambino può leggere a un vignaiolo indipendente e viceversa. Abbecedario per vignaioli e aspiranti”, scritto da Davide Longo con le illustrazioni di Guido Scarabottolo, ed edito da Corraini Edizioni in collaborazione con Fivi, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha vinto l’edizione n. 5 del “Premio Biblioteca Bruno Lunelli Un Libro Di Vino” 2024. Un premio dedicato alla letteratura enoica firmato dalla Biblioteca Bruno Lunelli, fondata da Franco e Marcello Lunelli nella rinascimentale Villa Margon sulle colline vitate che sovrastano Ravina, a Trento, per ricordare Bruno, padre e nonno, iniziatore della fortuna delle Cantine Ferrari.
Un successo, quello delle bollicine italiane amate in tutto il mondo, proseguito con le successive generazioni, tanto che Matteo Lunelli, ad Gruppo Lunelli, presidente e Ceo Ferrari Trento, è stato recentemente nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La giuria della quale fanno parte Marcello Lunelli (presidente), Carla Bernini, Antonio Calabrò, Oscar Farinetti, Eliana Liotta, Chiara Maci, Matteo Marzotto, Claudio Rinaldi, Alessandro Saviola, Andrea Segrè e Fabio Tamburini, ha scritto nelle motivazioni che “indipendentemente da ogni considerazione sull’indipendenza, chiunque voglia sapere chi sono, come si comportano e a cosa mirano i vignaioli qui raccontati e a che valori si ispira il loro lavoro non può prescindere da questo simpatico librino, tale soltanto per il formato”.
Un racconto descritto come brillante ed ironico, incentrato sul cosa ispira chi vuole diventare vignaiolo, guidando il lettore alla scoperta di questo antichissimo mestiere attraverso un simbolico “Abbecedario” per vignaioli o aspiranti tali. Con il sorriso, inventiva e molta fantasia, Longo e Scarabottolo riescono a comunicare a chi legge non solo l’amore e la passione per il vino, ma anche il desiderio di custodire, proteggere e promuovere il territorio a cui il vignaiolo appartiene. Il tutto con una scrittura sognatrice e che induce al sorriso, accompagnata da illustrazioni delicate e quasi primordiali, aspetto quest’ultimo, che è un ulteriore legame con il vino.
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