Ci piace che il Premio Francesco Arrigoni n. 1 vada a “Libera Terra”. A ritirare il premio intitolato ad Arrigoni, una delle più importanti voci dell’enogastronomia italiana, prematuramente scomparso a 51 anni, firma del “Corriere della Sera”, bergamasco, che aveva iniziato la sua carriera come assistente di Luigi Veronelli, ed era stato fondatore e direttore del Seminario Permanente Veronelli, tra le altre cose, sarà Don Luigi Ciotti, il 4 maggio, in Franciacorta. Un premio all’associazione nata con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni confiscati alla mafia per ottenere prodotti di alta qualità con metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Quell’agricoltura virtuosa di cui Arrigoni amava scrivere.
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