La vendita diretta di vino, negli Stati Uniti, nel 2012, ha toccato 1,46 miliardi di dollari (dati ShipCompliant e Wines & Vines), cifra che gli permette di superare in valore il totale delle esportazioni di vino del Paese. Sono passati solo ottanta anni da quando è stato abrogato il proibizionismo che vietava la produzione, l’importazione e la vendita di tutte le bevande alcoliche negli Stati Uniti, ma da allora il mercato interno è cresciuto in maniera esponenziale. Sono infatti più di 38 milioni le bottiglie di vino spedite dalle aziende direttamente ai consumatori americani nel 2012, un aumento, sul 2011, del 7,7%. Un risultato che va in netta controtendenza rispetto agli altri grandi produttori che hanno nell’export la loro arma vincente.
“Il canale di trasporto diretto - dice Chet Klingensmith, editore della rivista Wines & Vines - continua a crescere ad un ritmo superiore a quello del mercato globale del vino ed è diventato di vitale importanza per le piccole e medie aziende vinicole dimensioni. Le aziende che fanno vendita diretta hanno maggiori margini anche perché l’offerta risulta più ampia e diversificata”.
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