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A RISCHIO L’ESPERIMENTO “PRONTO WINE KIOSK” IN PENNSYLVANIA, STATO USA DOVE VIGE IL MONOPOLIO, MESSO IN CAMPO DAL “LIQUOR CONTROL BOARD” PER CONSENTIRE LE VENDITE DI VINO ANCHE NEI SUPERMERCATI

Sembrava che con i wine kiosks, i “distributori automatici di vino” sperimentanti nei supermercati della Pennsylvania, Stato Usa in cui è in vigore il monopolio sugli alcolici, si cercasse di allargare la vendita fuori dai soli “liquor shop”, dando un segnale di apertura verso il consumo degli alcolici nel contesto post-proibizionista in cui si trova. Non tutti i progetti, però, anche quelli che hanno le migliori intenzioni, vanno a buon fine. Infatti, è in bilico la buona riuscita dell’esperimento “Pronto Wine Kiosk”, partito un anno fa in Pennsylvania, non tanto a causa dell’uso sconsiderato di alcol, ma per problemi di carattere economico.

I grocery wine kiosks potrebbero chiudere a causa del debito di quasi 1 milione di dollari, che il Simple Brands Llc, una delle maggiori catene di supermercati coinvolte nel progetto, ha con lo Stato. Stacey Witalec, portavoce del Liquor Control Board (Lcb), ha annunciato che la proprietà di Simple Brands ha 45 giorni di tempo per saldare il conto o tutte le operazioni dei wine kiosks saranno cessate. Nello stato della Pennsilvanya sono attualmente operativi 32 wine kiosks, posizionati in più supermercati, compresi Giant Eagle e Wegmans. Quest’ultimo, però, ha sollevato il problema del mal funzionamento dei kiosks, che richiedono ai clienti operazioni farraginose e scomode e che hanno fatto salire significativamente il numero dei reclami che il supermercato ha avuto.

Per poter utilizzare i distributori di bottiglie, infatti, i clienti devono mostrare la carta d’identità, guardare la telecamera, soffiare in un rilevatore di alcol e ottenere l’approvazione di un funzionario statale. Per ora l’esperimento continua e anche la catena Wal-Mart ha chiesto l’autorizzazione all’inserimento dei wine kiosks in 23 dei suoi negozi. Richiesta che è momentaneamente in attesa. Attesa che probabilmente terminerà con la risoluzione dei problemi dovuti al debito di Simple Brands.

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