A SETTEMBRE, CON LA VENDEMMIA, TORNANO ANCHE LE ASTE ENOICHE IN GIRO PER IL MONDO, E LE 5 CASE D’ASTA PIÙ IMPORTANTI “BATTONO” 30 MILIONI DI DOLLARI DI BOTTIGLIE IN MENO DI UN MESE. A GUIDARE LA RIPRESA HONG KONG E I VINI DELLA BORGOGNA

D’estate anche le case d’asta vanno in vacanza, ma, dopo due mesi di attesa, insieme alla vendemmia tornano anche le aste enoiche, e lo fanno in grande stile: nel mese di settembre, le cinque case d’asta più importanti al mondo (Acker Merrall & Condit, Christie’s International, Sotheby’s, Hart Davis Hart e Zachys) hanno “battuto” più di 30 milioni di dollari di grandi vini in giro per il mondo. A guidare la ripresa, trainata dai collezionisti asiatici, che hanno ormai eletto Hong Kong a nuova capitale mondiale delle aste enoiche, i vini della Borgogna, che nelle preferenze del collezionista sta ormai prendendo il posto degli inflazionati Bordeaux e, più in generale, le etichette del Liv-ex 100, che, dopo un calo lento ma inarrestabile in corso da febbraio 2012, ad agosto ha fatto segnare un +0,4% che lascia ben sperare per il futuro.

A proposito di Borgogna, a guidare la classifica dei lotti più importanti del mese, sei magnum di Romanee Conti Domaine de la Romanee Conti 1997, battute a 118.000 dollari all’asta di Zachys andata in scena ad Hong Kong il 7 settembre, ed è ancora la “porta” per la Cina ad aver ospitato l’asta più ricca, quella di Acker Merrall & Condit del 21 e 22 settembre da 8 milioni di dollari. E il vecchio Occidente? Non è certo sparito dal panorama delle aste enoiche, ma sommando i risultati delle vendite all’incanto di Londra, New York e Chicago, si arriva a 13,72 milioni di dollari, meno della sola Hong Kong, sempre più punto di riferimento delle wine auction mondiali.