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VINO E CRONACA

Abusi sessuali nella Court of Master Sommeliers: il “j’accuse” del “The New York Times”

Diverse le denunce e le testimonianze che parlano presunte molestie all’interno della più influente organizzazione di professionisti del vino in Usa
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Abusi sessuali nella Court of Master Sommeliers: il “j’accuse” del “The New York Times”

“Il circolo più elitario del mondo del vino ha un problema di abusi sessuali” (“The Wine World’s Most Elite Circle Has a Sexual Harassment Problem”): è duro e senza mezzi termini il titolo dell’articolo, pubblicato dall’autorevole quotidiano americano “The New York Times”, firmato da Julia Moskin, che, con diverse testimonianze riportate, punta i riflettori su presunte molestie sessuali all’interno della Court of Master Sommeliers, ritenuta la più influente organizzazione di professionisti del vino negli Stati Uniti. Un titolo, quello di Master Sommelier che, sottolinea l’articolo, dal 1997, anno di fondazione della “Americas chapter of the Court of Master Sommeliers”, la “commissione esaminatrice” che assegna il titolo al termine di un lungo percorso di qualificazione, è stato ricevuto appena da 155 persone (di cui 131 sono uomini).
“La Court e il suo spin-off educativo, GuildSomm, hanno visto una marea di nuovi candidati dal 2012, quando il documentario “Somm” ha raccontato l’intenso processo di formazione per l’esame finale. Più di 12.000 persone - scrive Julia Moskin - sono ora membri della comunità, molte delle quali giovani donne che sperano di evitare il nonnismo sessista che è noto nell’industria del vino aderendo al programma di tutoraggio e istruzione della Court. Quello che hanno incontrato è molto diverso. Ventuno donne hanno dichiarato al “The New York Times” di essere state molestate, manipolate o aggredite sessualmente da maester sommelier maschi. Loro e altri ex membri della Court affermano che l’abuso è un problema persistente di cui la sua leadership è a conoscenza da tempo”.
Tra diverse testimonianze raccontate, si legge ancora: “rispondendo per scritto alle domande del New York Times, la Court ha detto che dai membri è atteso il rispetto dei più alti standard di integrità professionale e di condotta in ogni momento. E che ogni accusa che è stata portata all’attenzione della Court è stata investigata, e sono state imposte diverse sanzioni disciplinari”.
Qui l’articolo originale del “The New York Times”, su una vicenda che di certo vivrà nuovi capitoli nel prossimo futuro, in attesa di fare chiarezza, probabilmente anche nelle aule dei tribunali.

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