Vino: il dato di febbraio 2025 resta positivo ma la frenata su gennaio è netta… I dati Istat analizzati da WineNews: 1,19 miliardi di euro (+3,6%), volumi a -1,7%. L’“effetto Dazi” spinge gli Usa: +20%. Rallentano Europa e Oriente … Come ampiamente prevedibile, dopo la partenza sprint di gennaio, frena nettamente la corsa delle esportazioni di vino italiano a febbraio 2025, pur restando in territorio positivo almeno in valore, ma non in volume. I dati Istat aggiornati oggi e analizzati da WineNews, parlano di 1,19 miliardi di euro a livello mondiale, in crescita del +3,6% sui primi 2 mesi 2024 (incremento dimezzato rispetto al +7,5% di gennaio, ndr), mentre calano i volumi, a 316.809.270 di litri (-1,7%). Qualcosa meglio della media fanno gli spumanti, a 322 milioni di euro (+4,5%) per 74,6 milioni di litri (+3,3%), ma anche in questo caso con una tendenza al rallentamento della crescita. Guardando ai singoli mercati, gli Usa si confermano un traino, con un dato evidentemente ancora condizionato dalla voglia di anticipare i dazi, poi arrivati ad aprile, con un +20,5% (in linea con il +19,3% di gennaio), per 335,7 milioni di euro, accompagnato da un aumento in quantità del +8,2%, a 57,8 milioni di litri. Resta in crescita, ma rallenta da inizio anno, la Germania, a 179 milioni di euro (+2,4%), a fronte, però, di un quasi identico calo in volume (-2,24%, a 77,1 milioni di litri), mentre vira in in leggero calo il Regno Unito, che fa -1,4% in valore, a 107,2 milioni di euro, e -1,2% in volume, a 34,1 milioni di litri (-1,2%). Rallenta, ma resta forte, anche la crescita in Canada, che fa +14,6% in valore, a 62,3 milioni di euro, e resta in positivo anche la Svizzera, con 59,7 milioni di euro (+1,5%). Rimanendo in Europa, azzera, sostanzialmente, la crescita delle importazioni di vino italiano la Francia, a 40,8 milioni di euro (+0,9%), mentre cresce del +2,2% il Belgio (che però era a +13,1% a gennaio su gennaio), a 35,9 milioni di euro. Male l’Oriente: dopo una partenza in crescita frena bruscamente il Giappone, che si ferma a 26,7 milioni di euro (-6,9%), mentre continua il profondo rosso della Cina, a 9,3 milioni di euro (-27%). E continua anche il crollo delle Russia, a -54,7% in valore, per 20 milioni di euro, con una brusca frenata anche in volume, a -68%, per 5,1 milioni di litri. Numeri che raccontano un quadro complesso per il mercato del vino italiano, come ormai accade da tempo, e come confermano anche le giacenze di cantina che restano elevate, a poco meno di 50 milioni di ettolitri al 30 aprile 2025 (-0,5% sul 2024), secondo l’ultimo report “Cantina Italia”, in attesa di leggere i dati sul primo quadrimestre dell’anno, che saranno aggiornati a giugno, per capire se ci sarà un’ulteriore frenata, o se il vino italiano riuscirà a dare un nuovo slancio sui mercati del mondo.
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