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ADRIANO ORSI, PRESIDENTE CAVIT, AL VERTICE DEL SETTORE VINO DELLA CONFCOOPERATIVE. LA PRIORITÀ? L’OCM VINO

Adriano Orsi, presidente di Cavit (uno dei più importanti consorzi cooperativi italiani che, con 11 cooperative associate, 4.500 viticoltori e 7.000 ettari di coltivazione, rappresenta il 70% della produzione trentina), è il nuovo presidente del settore vino della Confcooperative, che rappresenta 600 cooperative vitivinicole, 250.000 soci viticoltori conferenti, 27 milioni di ettolitri di vino, ovvero il 58% della produzione media/annua nazionale. Adriano Orsi sostituisce Luigi Pasetto, che lascia dopo 16 anni. L’avvicendamento è avvenuto, nei giorni scorsi, a Roma.
Nei lavori del “Comitato vino” di Confcooperative ha tenuto banco anche la questione dell’Ocm vino, la cui versione ufficiale verrà presentata a Roma dalla Commissione Europea il 4 luglio. A preoccupare Confcooperative sono soprattutto le proposte di estirpazione volontaria di 200.000 ettari di superficie vitata in tutta l’Unione Europea ad un premio superiore ai 6.000 euro per ettaro, con le inevitabili ricadute occupazionali; l’obbligo di etichettatura anche per i vini a Igt e da tavola, a danno dei vini a Denominazione di Origine; l’eliminazione del contributo all’arricchimento con conseguente divieto di zuccheraggio ai Paesi del Nord Europa; la cancellazione immediata delle misure di mercato (distillazioni), con danni per la viticoltura italiana ed europea che non ha alcuna altra forma di assicurazione dai rischi meteorologici senza gravare sui costi di produzione.

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