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ADRIANO ORSI, PRESIDENTE DEL SETTORE VITIVINICOLO DI FEDAGRI, FISSA I PUNTI CHIAVE PER MIGLIORARE L’OCM VINO: ELIMINAZIONE DEL VINO IN ECCESSO CON ACCORDI DI FILIERA, RAFFORZAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DEI PRODUTTORI E SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

È un giudizio in chiaroscuro quello che dà Fedagri-Confcooperative alla Ocm vino della Ue. Ma, per Adriano Orsi, presidente del settore vitivinicolo dell’organizzazione agricola, non basta. “La nuova Ocm vino - dice Orsi - prevede tra due anni di eliminare i sostegni alla distillazione e all’arricchimento dei vini. Misure che, nel bene e nel male, hanno permesso di tutelare, sul fronte economico, le imprese vitivinicole cooperative, consentendo loro di puntare sul miglioramento qualitativo dei vini, e che andrebbero rafforzate incentivando il ricorso alla distillazione ad uso industriale, per eliminare, dal mercato Ue, dal 7 al 10% di vino in eccesso”.

Orsi punta su accordi di filiera, in Italia e a Bruxelles, per poter eliminare 16 milioni di ettolitri di vino in eccesso in Europa, e, soprattutto, sul rafforzamento delle Organizzazioni di Produttori (Op), all’interno della filiera vitivinicola. “In questo senso lavoreremo insieme alle cooperative francesi e spagnole per presentare a Bruxelles, sia in sede di Copa-Cogeca, sia in sede di Commissione Ue, un pacchetto di proposte a sostegno di accordi di filiera, che mettano al centro il ruolo della cooperazione organizzata, quale strumento basilare per meglio programmare l’offerta e aumentare il potere contrattuale dei viticoltori”.

Fedagri chiede, infine, a gran voce, la semplificazione dei controlli e degli adempimenti burocratici, che pesano fortemente sulle imprese, ed anzi presenterà a Vinitaly un pacchetto di proposte di semplificazione normativa del settore. “Negli anni Fedagri ha più volte presentato ai competenti uffici della Pubblica Amministrazione - dice, amareggiato, Orsi - senza trovare le auspicate risposte”.

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