Il Master of Wine anglo-francese Gerard Basset, lo scrittore Ferdinando Camon, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, il magistrato Carlo Nordio e il Cardinale Mario Zenari: ecco le illustri personalità che si sono distinte nel mondo del vino, della solidarietà, della letteratura, della ricerca e dei diritti costituzionali, le cui firme ora arricchiscono la storica botte di Amarone alle Cantine Masi a Gargagnago di Valpolicella, simbolo del Premio Masi, assegnato nei giorni scorsi dalla Fondazione Masi, per celebrare la creatività di persone e istituzioni impegnate a promuovere i valori fondanti della società e del vivere civile.
“Abbiamo premiato personalità di spicco, che hanno messo la loro vita a servizio dello Stato, della cultura e della letteratura e di questo siamo profondamente fieri. Figure importanti, che sono di esempio al Paese dando un’iniezione di fiducia per la sua futura crescita”, ha spiegato la presidente della Fondazione Isabella Bossi Fedrigotti. “La filosofia che lega i protagonisti dell’edizione n. 37 è il valore del saper fare, in un mondo sempre più orientato solo al raccontare”, ha aggiunto Sandro Boscaini, vice presidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola, ideatore del Premio.
Il Premio Internazionale Civiltà del Vino è stato attribuito “alla straordinaria carriera e opera” di Gerard Basset, che a WineNews ha raccontato come quello italiano, per il vino, sia “un Paese fondamentale, soprattutto perché vanta una miriade di stili diversi, che arricchiscono l’offerta, e poi in Italia di fatto ci sono molti nomi iconici del vino, e questo contribuisce a creare quella diversità che è la caratteristica più importante della produzione del Belpaese . Le persone oggi sono sempre più curiose, e hanno sempre più voglia di provare nuove varietà e nuovi stili. È molto diverso rispetto a vent’anni fa, quando la gente si accontentava di un Cabernet Sauvignon o un Merlot, e questo costituisce un grande vantaggio per l’Italia”. Il Civiltà Veneta, conferito ai simboli dell’eccellenza della “gente veneta” nei campi della cultura, delle scienze e dell’imprenditoria, è stato assegnato al padovano Ferdinando Camon, “singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme”, a Christian Greco, vicentino, “egittologo e archeologo di fama internazionale”, e a Carlo Nordio, trevigiano, “luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali”. Infine il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano, che premia personalità o istituzioni che diffondono un messaggio di progresso civile, fratellanza e pace tra i popoli, è stato attribuito al Cardinale Zenari, Nunzio apostolico in Siria, “impegnato nello scenario di una lunga e atroce guerra ad alleviare sofferenze e lutti con spirito umanitario che trascende valutazioni di appartenenza”, e per sua volontà, la somma sarà devoluta a sostegno di tre ospedali no-profit siriani a Damasco e Aleppo aperti a tutti senza distinzione di appartenenza.
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