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AL VIA LA NUOVA STAGIONE DELLE ASTE DEI GRANDI VINI: A FIRENZE (3 MARZO) PANDOLFINI METTE ALL’INCANTO LE MIGLIORI ETICHETTE ITALIANE E FRANCESI. A ROMA (13 MARZO) GELARDINI & ROMANI PUNTANO SU BORDEAUX, CHATEAUNEUF DU PAPE E GRAND CRU D’ITALIA

Italia
Franco Biondi Santi, con il figlio Jacopo, e la bottiglia del Brunello di Montalcino 1955

Riparte una nuova stagione di aste dedicate ai grandi vini, che, pur in un momento di crisi economica generalizzata, non sembrano risentirne in modo eclatante e anzi, indicano un percorso nuovo per le grandi etichette italiane e francesi, sempre più destinate ad occupare uno spazio interessante fra gli investimenti i cui rendimenti sono slegati dalle tradizionali asset class.
Si comincia da Firenze (3 marzo) con l’asta di Pandolfini intitolata “interni” che oltre a mettere al’incanto argenti, gioielli, reperti archeologici e oggetti d’arte orientale, inserisce fra questi tesori alcune delle etichette più rinomate al mondo. I lotti presenti ripercorrono il meglio dell’enologia italiana dai vini toscani di Antinori, Biondi Santi, Castello di Ama, Ornellaia, Tenuta San Guido, Castellare di Castellina, Case Basse, Trinoro, Altesino, Castello del Terriccio, Le Macchiole, Montevertine, Fontodi, Casello dei Rampolla e Tua Rita, ai grandi piemontesi di Angelo Gaja, Bruno Giacosa, Giacomo Conterno, Roberto Voerzio e Aldo Conterno, passando per i veneti Quintarelli e Dal Forno. Non mancano, evidentemente, neppure i grandi produttori transalpini: Domaine Romanée Conti, Domaine Leroy, Domaine Traper, Clos de Lambrays, Domaine Dugat-Py per la Borgogna, Château Margaux, Lafite e Leoville Las Cases per Bordeaux, insieme ai Corton Charlemagne di Coche Dury e gli Champagne Dom Perignon.
Info: www.pandolfini.it
Altro appuntamento imperdibile quello del 13 marzo a Roma, dove la Gelardini & Romani Wine Auction, la prima Casa d’Aste d’Italia specializzata in vino, mette all’incanto etichette davvero speciali, concentrando la propria attenzione sui Grand Cru d’Italia, cioè il top del vino italiano in asta, e i grandi vini di Bordeaux (Château Ausone, 1964, 1972, 1975, 1993; Château Cheval Blanc, 1990, 1992, 1995; Château Cos d’Estournel, 1985, 1990, 1996; Château Palmer, 1996, 2000; Château Margaux, 1996, 2000, 2005; Château Pichon Longueville Baron, 1983; Château Latour, 1991, 2005; Château Lafite, Rothschild 1978, 1996, 2000, 2005; Château Haut Brion, 1990, 2005; Petrus, 1981, 1983, 1986, 1998, 2005) e Chateauneuf du Pape (Beaucastel, 1989, 1990; Clos Papes, 1998, Vieilles Vignes, Janasse, 1998). Un asta con più di 250 lotti in catalogo, oltre 850 fra bottiglie, magnum e jeroboam, 174 lotti “Collectibles” e in esclusiva il Masseto 1997 Magnum della Tenuta dell’Ornellaia, l’unico grande formato in cui è stato imbottigliato il Masseto 1997 e di cui ne sono stati prodotti solo 386 esemplari, mai commercializzati attraverso la distribuzione ordinaria e di cui solo 6 Magnum sono stati fino ad oggi venduti all’asta, di cui 3 dalla G.& R. Wine Auction (nel 2006 e nel 2008) e 3 da Sothebys New York (nel 2004).
Ma fra i protagonisti non mancano bottiglie importantissime anche di Antinori: Tignanello, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1987, 1988, 1989, 1991, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2001, 2004; Solaia 1985, 1986, 1987, 1988, 1990, 1991, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000. Ma anche Sagrantino di Montefalco 25 anni di Arnaldo Caprai, 1998, 1999, 2000 e Brunello di Montalcino di Biondi Santi 1955, 1964, 1968, 1969, 1971, 1975, 1982, 1988, 1993, 1995.
Info: www.grwineaucton.com

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