"In cinematografia ho recitato spesso la parte e dell' "mbriaco". Essere "mbriachi" e non sentirsi mai male vuol dire che il prodotto è sano e genuino". Accolto da applausi a Vinitaly di Verona, Alberto Sordi si è lasciato andare a ricordi, gag e battute: "ho amato il vino - ha spiegato Sordi, che è testimonial della campagna per i vini del Lazio - perché sono di una generazione che ha fatto la guerra e il vino non mancava, mancava il resto. Così, in quegli anni, mi sono nutrito solo di vino". Poi ha ricordato le feste che organizzava durante le vacanze di Natale nella casa di Roma: "invitavo tutto il cinema
italiano - ha detto - da Fellini a Rossellini, da De Sica alla Lollobrigida, alla Loren e alla Mangano. Si mangiava seduti, non come ai buffet in cui la gente si massacra ... Nel centro di ogni tavolo mettevo una bottiglia di champagne, dal momento che avevo la nomea di essere parsimonioso. Avevo una vigna, a Velletri, che produceva un vino adorabile, che spumava naturalmente... Le bottiglie di champagne non si toccavano e si beveva, invece, il vino del Lazio".
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