Le imprenditrici legate all’agricoltura protagoniste assolute del Premio “Marisa Bellisario”: le prestigiose “Mele d’oro” sono state assegnate alle manager “in rosa” che si sono meglio affermate nelle attività legate alla terra. In particolare si è trattato di tributo ad un comparto, come quello agricolo, che “in questi ultimi anni ha vissuto una profonda trasformazione evolvendosi da settore depresso e marginale quale era, in una componente produttiva trainante e decisiva per tutta l’economia nazionale”. E sul binomio “donna e terra” il ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno ha sottolineato come “si tratti di quel tipo di imprenditoria, che si lega più ad aspetti comunitari di radicamento e di identità, e per la quale dovremmo spingere e rafforzare proprio una nostra azione specifica per quelli che sono i vari comitati per l’imprenditoria femminile”. Tra le insignite del premio Bellisario, oggi, in Confindustria, Gianola Nonino, amministratore delegato “Nonino”, Jose Rallo, titolare della siciliana Tenuta di Donnafugata, Giuseppina Viglierchio, presidente delle "Donne del Vino" e direttore commerciale del Gruppo Muratori, Maria Luisa Sparaco della marchigiana Fazi Battaglia.
Quattro storie dietro cui si cela una realtà in espansione: stando al Censis, 6 imprenditrici su 10 hanno ereditato l’azienda dalla famiglia; 7 su 10 ritengono di averla rinnovata nella direzione e nella comunicazione; una donna su 2 privilegia l’apporto professionale del coniuge nella gestione dell’attività (le nubili invece accentrano avvalendosi di collaboratori esterni); poche si servono delle tecnologie di comunicazione più avanzate; il 98% individua nella tipicità del prodotto la molla del successo, di qui l’attenzione al suo confezionamento e alla presentazione.
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