Mentre in tanti Paesi, dagli Usa alla Russia, si chiedono controlli rigidi sui vini che vengono importati, dalla Cina arriva un nuovo allarme: per l’organizzazione non governativa e no profit “China Alcoholic Drinks Association”, a quanto riporta “Beijing News”, in tutti i vini prodotti nel Paese, ci sarebbero sostanze “plasticizzanti” (utilizzate per rendere più fluidi ed “elastici” i prodotti) in concentrazioni superiori al doppio di quanto consentito dalla legge cinese: 1,08 milligrammi al chilo, sugli 0,3 ammessi. Il tutto perché la Cina, a quanto pare, non richiede controlli in materia alle aziende. Campioni di vino sono ad ora sotto ispezione.
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