“ALTA QUALITA’, GRANDE VARIETA’ E ECCELLENTE RISTORAZIONE: I PUNTI DI FORZA DEL VINO ITALIANO NEGLI USA”. A DIRLO LUCIO CAPUTO DELL’ITALIAN WINE & FOOD ISTITUTE, CHE OGNI MESE MONITORA IL MERCATO. E AGGIUNGE: “A CONTARE DI PIU’ E’ IL BRAND”

“Il vino italiano va forte negli Stati Uniti perché è un vino di gran qualità, ha una varietà di offerta che lo rende adatto a tutte le occasioni ed è supportato da una ristorazione di livello eccellente”. Lucio Caputo, presidente dell’Italian Wine & Food Istitute negli Stati Uniti, che ogni mese monitora il mercato “a stelle e strisce” con analisi statistiche, sono questi i punti di forza dell’Italia enoica sul mercato più importante del mondo.
Ma a www.winenews.tv confessa: “se ci fosse un adeguato piano di promozione, le cose potrebbero andare anche meglio; comunque aver battuto il record del miliardo di euro ed essere oltre il 31% della quota di mercato, sia per valore che per quantità, è un ottimo risultato”.
Ma in base a cosa gli americani scelgono i vini? “La cosa che incide di più nella scelta - continua Caputo - è il riconoscimento del brand, perché sapere che un produttore fa il vino buono rappresenta una garanzia per il consumatore che, quindi, si fida del marchio; poi, per un pubblico più attento, può contare anche il tipo di vino, e, quindi, il vitigno”.
Lucio Caputo, per il futuro dell’enologia italiana negli Stati Uniti, è ottimista: “se non succede - dice - nulla di negativo, e non vedo perché dovrebbe, la seconda parte dell’anno, dovrebbe andare bene come i primi sei mesi, anche perché i vini australiani, che sono i nostri antagonisti principali negli States, sono ormai al massimo delle loro potenzialità e difficilmente potranno estendersi”.