02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

AMAZON.COM, PORTALE LEADER DELL’E-COMERCE NEL MONDO, CI RIPROVA CON IL VINO SUL MERCATO DEGLI STATI UNITI. L’INDISCREZIONE DEL “FINANCIAL TIMES”, NIENTE CONFERME MA NEANCHE SMENTITA. IL NODO NELLE LEGGI SUL COMMERCIO DI ALCOLICI IN USA

Amazon.com, leader mondiale dell’e-commerce, n un fatturato di 14,84 miliardi di dollari nel 2006, starebbe per lanciarsi nelle vendite on-line di vino negli Stati Uniti: la società proprietaria del sito starebbe cercando infatti un “senior wine buyer” che dovrebbe costruire e gestire la nuova sezione dedicata a Bacco. L’indiscrezione, sulla quale la società americana non ha dato né conferme né smentite, è apparsa sulle pagine del quotidiano “Financial Times”.
Quello del commercio elettronico, nei più diversi settori merceologici, è un fenomeno che cresce continuamente in tutto il mondo: secondo una ricerca si Ac Nielsen, coinvolge circa 875 milioni di persone in tutto il pianeta. Per Amazon.com, che vede il suo business principale nel settore dei libri, si tratta del secondo tentativo di fare affari nel commercio on line di vino.
Nel 1999 aveva investito infatti ben 30 milioni di dollari per acquisire il 45% di www.wineshopper.com, sito la cui avventura è finita nel tempo di un sorso, a causa delle restrittive leggi sul commercio di alcolici in gran parte degli Stati Uniti.
Amazon è oggi utilizzato dal portale www.wine.com (primo wine store on-line d’america nel 2005, 2006 e 2007 secondo l’Internet Retailer magazine), per la vendita non di vino ma di “cesti” con prodotti di gastronomia.
Ma l’attenzione al segmento alimentare da parte di www.amazon.com è testimoniata anche dalla presenza delle sezioni “Gourmet food” e “Grocery”, dove si trovano prodotti di vario genere e prezzo, dalle caramelle al caviale.
Il grosso nodo da sciogliere nel progetto di Amazon riguardo al vino, però, è rappresentato dalla legge americana sul commercio e la spedizione degli alcolici negli Stati Uniti: solo in 12 stati su 50 la vendita diretta al consumatore è considerata legale: negli altri 38, o ci sono grosse restrizioni, come il dover passare necessariamente per il canale dei rivenditori all’ingrosso autorizzati, che però fanno naturalmente aumentare i costi, o si parla di attività illegale e addirittura criminale.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli