Analcoliche, con poco zucchero e instagrammabili. In un’estate che volge al termine Circana - azienda leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori - ha analizzato i trend sulle bevande estive preferite dagli europei, registrando un cambio di rotta nei consumi: la funzionalità di ciò che si beve, infatti, conterebbe più dell’ebrezza. E mentre il consumo nei bar e ristoranti rimane pressoché stabile (negli ordini fuoricasa gli europei hanno speso complessivamente 157 miliardi di euro a giugno 2025), a cambiare è ciò che viene ordinato: dalle bevande al latte con ube ai tè freddi al matcha, passando per limonate fai-da-te e bevande fredde fermentate a base di caffè, i consumatori cercano qualcosa che sia rinfrescante, bello da vedere (per essere fotografato e condiviso sui social) e che abbia benefici per la mente o per il corpo. Le bevande “funzionali”, infatti, secondo Circana, sono l’ultimo accessorio dello stile. Soprattutto tra i consumatori tra i 18 e i 34 anni che, ispirati dai trend di TikTok e dagli influencer, scelgono bevande che combinano creatività, colori accattivanti e benefici per la salute.
“Oggi i drink non servono più solo a dissetare, ma sono una forma di espressione personale, un modo per migliorare l’umore e per sostenere i propri obiettivi di vita - commenta Edurne Uranga, vice-president Foodservice Europe Circana - stiamo assistendo a un boom di bevande pensate tanto per essere condivise quanto per essere gustate”.
Parallelamente il consumo di alcol è sceso del 6% nei locali, secondo la ricerca, e anche le vendite al dettaglio stanno calando in tutta Europa: nell’ultimo anno, il volume totale di alcolici venduti è sceso dell’1,7% (-285 milioni di litri) e anche le vendite a valore sono diminuite dell’1,5% (1 miliardo di euro in meno) su giugno 2024. Dall’altro lato, le bevande analcoliche stanno, invece, alimentando la crescita complessiva del mercato, con vendite al dettaglio in aumento del 5,5% sull’anno scorso (+4 miliardi di euro) e volumi in crescita del 2,3%, pari a 1,5 miliardi di litri in più. In tutta Europa, il desiderio di moderazione è evidente: dai cocktail analcolici dopo il lavoro, alle consumazioni “consapevoli” del fine settimana, gli europei selezionano con cura le occasioni di consumo e un 55% si aspetta che i bar servano anche la birra analcolica. Il graduale distacco dall’alcol non rappresenta una rinuncia, ma la conseguenza di alternative nuove ed entusiasmanti come, per esempio, i cocktail ready-to-drink, cresciuti del 6,5% (+145 milioni di euro) e che rappresentano l’unica categoria di alcolici in crescita.
Anche le bevande senza zucchero spingono il cambiamento. Con un numero crescente di persone che monitorano l’assunzione di zuccheri le bevande a basso contenuto di zucchero stanno superando le loro rivali a pieno contenuto. Ciò rappresenta un cambiamento supportato anche dal fatto che il 41% degli europei sia a favore di tasse sullo zucchero per incoraggiare scelte più sane. Il 30% afferma, invece, che l’innovazione è il motivo principale per cui provare un nuovo marchio e questo spinge i produttori a pensare in grande a nuovi sapori, nuovi formati e nuovi benefici aggiunti: secondo le stime, tutto ciò ha rappresentato l’incremento del 5,1% del valore totale delle vendite, con quote più elevate nel Regno Unito (+7%), nei Paesi Bassi (+6,9%) e in Germania (+5,5%). In rapida crescita, seppur consumati solo da un europeo su tre, ci sono anche gli energy drink con un +9% di consumi in bar e ristoranti e una spesa in aumento del 7,7% nelle vendite al dettaglio, con la Gran Bretagna leader in questo senso.
Infine, ci sono le “insperiences”, ovvero la tendenza a replicare a domicilio le esperienze avute fuori casa: un trend che sta ridefinendo anche le vendite di bevande per i retailer alle prese con degustazioni di vino a casa, kit per cocktail e bevande bar style che stanno creando nuovi modi con cui i marchi possono interagire con i consumatori europei.
“I confini sfumati tra le categorie stanno diventando essenziali per la crescita - spiega Ananda Roy, senior vice president of Global Thought Leadership and Strategic Insights Circana - i brand di alcolici si stanno espandendo in opzioni Low e No alcol per raggiungere i consumatori più attenti alla salute e più giovani, mentre le bevande analcoliche si stanno spingendo negli spazi tradizionali degli alcolici. Ciò sta creando nuove occasioni di consumo dove serve distinguersi in un mercato affollato”.
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