02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ANALISI ASSOENOLOGI: PER LE FESTE DI FINE ANNO 2008 LA SPESA DEGLI ITALIANI IN SPUMANTE E VINO SARÀ DI 2.100 MILIONI DI EURO (+5% RISPETTO AL 2007). È BOOM PER GLI SPUMANTI METODO CLASSICO ROSÈ

Quando si tratta di brindare al Natale o al Nuovo Anno gli italiani dimenticano la crisi e non si fanno mancare spumanti e vini. Il dato emerge da un’analisi di Assoenologi, che, secondo il proprio Centro studi rileva come, tra Natale e L’Epifania, per brindare gli italiani spenderanno, tra spumante e vino, 2.100 milioni di euro, contro i 2.000 milioni dello stesso periodo del 2007 (+5%), pari ad una spesa pro-capite di 32,8 euro.
Un trend in crescita che si conferma anche nella scelta del regalo ad amici o parenti, visto che quest’anno le vendite di confezioni di spumanti e vini sono cresciute del 6%. Per le sole bollicine, al supermercato, in enoteca o al ristorante la spesa sarà di oltre 800 milioni di euro, per un totale di 130 milioni di bottiglie di spumante dei 330 milioni che l’Italia ha prodotto nel 2008. Per gli altri vini italiani, invece, si spenderanno 1.300 milioni di euro.
“Ma la particolarità delle richieste del 2008 - sottolinea il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli - sta sicuramente nella conferma dello spumante metodo classico rose, la cui domanda, per il terzo anno consecutivo, è aumentata del 100%, tanto da mettere in crisi i produttori che hanno esaurito tutte le scorte”.
Sempre secondo i dati elaborati dal Centro studi di Assoenologi l’Asti ed il Prosecco ancora una volta si confermano gli spumanti italiani più venduti. Il Prosecco spumante Doc ha una produzione annua di 47 milioni di bottiglie, di cui 14,6 milioni esportate in 40 Paesi. L’Asti Docg ha una produzione annua di 79 milioni di bottiglie, di cui 63 milioni espostati in 50 Paesi.
Oltre agli alti standard qualitativi, quello che rende le bollicine made in Italy sempre più appetibili anche su diversi importanti mercati internazionali è - secondo Assoenologi - l’ottimo rapporto qualità-prezzo-immagine, soprattutto per quelli di più alto livello. Gli ultimi dati sulle vendite di spumante italiano all’estero danno un rialzo del 18% in quantità e del 30% in valore rispetto al 2007.
“Per quanto attiene il prezzo al consumo - spiega Martelli - in Italia, mediamente nella grande distribuzione, una bottiglia di Asti sugli scaffali oscilla tra i 3 e i 7 euro a seconda dei conguagli e delle offerte, mentre gli stessi prodotti sono venduti in Russia tra i 10 ed i 20 euro a bottiglia”.
Stanno andando bene - sottolinea Assoenologi - anche le aziende produttrici di Trento Doc che hanno venduto 8,5 milioni di bottiglie a cui ne vanno aggiunte altri 2 milioni elaborate con il metodo charmat. I prezzi al consumo oscillano tra gli 8,5 ed i 14,5 euro per gli spumanti metodo classico di fascia medio/alta, se poi si vogliono acquistare perle come la riserva Giulio Ferrari si parte da un prezzo alla fonte di oltre 40 euro che si moltiplica a seconda del locale e della circostanza in cui si beve. Stesso discorso per il Franciacorta Docg che ha raggiunto i 9,8 milioni di bottiglie che diventano quasi 15 milioni con le altre, sempre metodo classico. In Oltrepo Pavese le aziende hanno invece venduto nel 2008 8,2 milioni di bottiglie di cui 7 prodotte con il metodo charmat.
“Tutto questo - conclude il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli - nonostante l’Italia non sia una grande consumatrice di spumante, visto che gli italiani ne bevono solo 3 bottiglie a testa all’anno, contro le 6 dei tedeschi, le 5 dei francesi e le 4 degli spagnoli”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli