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Anche Feudi di San Gregorio ha il suo flagship store, il “Dubl Bar ... Food&Bubbles”, che ha aperto i battenti nello scalo napoletano di Capodichino, con una proposta gastronomica di alto livello e le bollicine dell’azienda irpina

Italia
Dubl debutta in aereoporto a Napoli: Feudi San Gregorio come Ferrari, Zonin, Frescobaldi

Ormai, ogni posto è quello giusto per bere un buon bicchiere di vino, anche l’aeroporto, perché in attesa del proprio volo meglio non farsi prendere dalla fretta e rilassarsi con un buon bicchiere. Una strada già percorsa da grandi griffe enoiche del Belpaese negli scali (non solo aerei) più importanti d’Italia e non solo, da Ferrari a Frescobaldi a Zonin, solo per citare alcuni nomi. Una prospettiva diventata realtà anche nello scalo napoletano di Capodichino, dove Feudi di San Gregorio (www.feudi.it), una delle realtà di riferimento della viticoltura campana, ha inaugurato, al gate B13, il “Dubl Bar ... Food&Bubbles”, un’area lounge dedicata al “Dubl” (www.dubl.it), il metodo classico prodotto dall’azienda irpina (progetto nato, negli anni passati, con Selosse, famoso produttore di Champagne). Il bar, contemporaneo e accogliente, offre ai suoi ospiti la possibilità di concedersi una pausa dallo stress del viaggio con un calice a scelta tra le tre diverse etichette: Dubl Brut, Dubl Brut Rosato e Dubl + Millesimato.
“Dall’aeroporto di Napoli - spiega a WineNews Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio - ogni anno passano 4 milioni e mezzo di persone, da ogni parte d’Italia e del mondo. Per noi, quindi, è un’ottima vetrina, che vogliamo sfruttare al meglio, offrendo qualcosa di unico e diverso, grazie alla cura, alla qualità ed alla competenza del nostro chef, Paolo Barrale, che a Feudi San Gregorio ha una stella Michelin, e al “Dubl” si occupa dell’offerta gastronomica. La vicinanza alle nostre terre, di sicuro agevola molto la realizzazione del nostro progetto, qui possiamo puntare sui crudi di pesce e sulle eccellenze campane, ma è chiaro che, quando esporteremo il nostro format negli scali esteri, dovremo pensare a qualcosa di diverso. Magari - conclude Capaldo - sull’incontro tra le specialità dei diversi Paesi e quelle della nostra Regione, ma c’è tempo per pensarci, intanto godiamoci il successo di Capodichino, dove le prime settimane di apertura hanno ricevuto un’ottima accoglienza”.
Al centro, come si evince dal nome, lo spumante, ambizioso progetto arrivato al decimo anno di produzione, che ha raggiunto e consolidato nel tempo una qualità che esprime a pieno le potenzialità del territorio irpino, e che vuole affermarsi sempre di più come marchio di eccellenza del metodo classico italiano, conquistando un target trasversale ed internazionale. Alla degustazione degli spumanti è legata, come spiegato da Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, una proposta gastronomica capace di offrire prodotti di altissima qualità, con un servizio cordiale e veloce, attento alle esigenze di tutti i consumatori, compresi vegetariani, vegani e celiaci e, su prenotazione, sono disponibili anche prodotti kosher e halal. Le materie prime impiegate sono provenienti da piccoli produttori locali e frutto di un’attenta selezione dello chef Paolo Barrale, stellato Michelin dal 2009.

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