Sinergia fra produttori e grande distribuzione per una strategia che va oltre confine, dove anche la gdo guarda all’estero per aumentare la presenza delle bottiglie italiane sugli scaffali dei supermercati esteri. Se ne parla al convegno “Vino e grande distribuzione: le strategie per il mercato italiano e quello estero”, di scena l’8 aprile a Vinitaly (Verona, 7/10 aprile), promosso da VeronaFiere in collaborazione con SymphonyIri, con i buyer vino della gdo che presenteranno anche la prima mappatura dei vini a marca commerciale (info: www.vinitaly.com).
L’accresciuta importanza della collaborazione tra produttori e distributori in un contesto nazionale ed estero segnato dalla crisi economica ha portato ad una significativa presenza della gdo a Vinitaly 2013. Federdistribuzione, Auchan, Carrefour, Coop e Conad ne parleranno, assieme ai presidenti di Federvini e di Unione Italiana Vini e diverse catene distributive parteciperanno agli incontri B2B del “Gdo Buyers’ Club” l’8 e il 9 aprile: Coop, Carrefour, Conad, Sigma, Despar, Billa, Unes (Gruppo Finiper), Interdis, Agorà.
Anche se l’Italia non dispone di una catena distributiva nazionale che abbia propri punti di vendita nel mondo, sono diverse le insegne della grande distribuzione operanti in Italia che già da anni vendono e promuovono il vino italiano all’estero. E le catene della gdo straniera cercano rapporti diretti con le cantine italiane anche per le proprie etichette a marca commerciale.
“Il vino italiano può circolare negli scaffali della gdo estera in due modi - spiega Luigi Rubinelli, direttore di RetailWatch.it - attraverso le catene della gdo operante in Italia, con diverse insegne come Conad, Iper, Despar, Auchan, Carrefour, il Gigante, che sono delle vere e proprie piattaforme per contattare le catene europee ad esse collegate. Oppure grazie a rapporti diretti tra gdo straniera e cantine italiane favoriti dalle insegne italiane cui spesso le consorelle estere si rivolgono per indicare cantine e prodotti interessanti da inserire nelle proprie linee di vino a marca commerciale”. Queste ultime sono assai sviluppate in Europa con catene distributive che lavorano su più livelli nella scala prezzi, quindi ampliando la gamma delle diverse fasce di prezzo, oppure utilizzando anche più produttori per le linee Paese della propria etichetta commerciale. Il problema è che i produttori non possono più confrontarsi con la gdo estera in modo individualista ed anarchico - continua Rubinelli - e serve un coordinamento degli istituti preposti alla promozione all’estero su come garantire un’attività di comunicazione che duri tutto l’anno e che evidenzi la provenienza italiana del prodotto”.
Focus - Analisi e programmi: la parola ai buyer vino della gdo: da Coop a Carrefour, da Conad a Despar …
Come valutare la flessione delle vendite di vino nella gdo nel 2012 (- 3,6% a volume per il totale del vino confezionato, dati SymphonyIri)? Quali le strategie per il 2013 e i programmi per la marca commerciale? A parlare sono i buyer vino delle catene distributive che partecipano al “Gdo Buyers’ Club di Vinitaly 2013”.
Carrefour:
“La contrazione delle vendite nel 2012 - sottolinea Paolo Colombo - è causata anche dalla forte inflazione rilevata sulle materie prime, che per il secondo anno di fila ha alterato le vendite dei prodotti a denominazione di fascia più bassa. Le vendite delle bottiglie a marca commerciale sono in aumento sia a volume che a valore e nel 2013 verranno supportate con azioni mirate ad espandere la loro quota”.
Coop Italia:
“Non si tratta di contrastare solo la crisi dei consumi - afferma Alessandro Masetti - ma anche la crisi economica. Per contrastare il generalizzato decremento delle vendite sul mercato e i forti incrementi di listino richiesti dai produttori a seguito delle ultime due critiche campagne vendemmiali, andrà trovato un giusto mix tra un’offerta conveniente e l’offerta di alta qualità proposta con un’adeguata proposta promozionale. In Coop registriamo nel 2012 risultati positivi per le vendite dei vini a denominazione e per la marca commerciale “Assieme”, che si colloca in una fascia di prezzo sotto i 4 euro, mentre stiamo pensando nel prossimo futuro ad una linea commerciale con posizionamenti alla vendita più ambiziosi”.
Sigma:
“Il forte aumento della materia prima - dice Alessandro Pritoni - che si è verificata nella vendemmia 2012 determinerà nuovi posizionamenti a scaffale e una contrazione del divario fra vini da tavola e vini a denominazione, rendendo la leva prezzo meno significativa rispetto ad altre leve di comunicazione e di gestione dell’assortimento. La razionalizzazione dello scaffale rappresenterà quindi la strategia del 2013, in cui prevediamo anche un nostro ingresso nel comparto vetro della marca commerciale”.
Conad:
“La promozionalità rappresenta comunque - spiega Antonio Cordella - una leva importante che Conad si impegna a coniugare con una profondità assortimentale in grado di valorizzare le territorialità nazionali. Nel 2013 l’azienda continuerà, unitamente alla razionalizzazione dell’assortimento, nella selezione di aziende con cui instaurare rapporti di partnership per sviluppare opportunità di business sia con brand di Marchio Proprio che di marca del produttore”.
Despar:
“Per la linea di Filiera Despar, ogni etichetta - sottolinea Simone Pambianco - rappresenta un territorio di origine diverso ed il produttore di riferimento quindi cambia volta per volta. Poniamo particolare attenzione alle caratteristiche organolettiche ed alla filiera garantita del produttore. Vinitaly è un’ottima occasione d’incontro e di relazione coi fornitori partner per condividere con loro l’andamento ed avanzamento dei progetti comuni e per lo sviluppo di nuovi progetti”.
Billa:
“Nel 2012 abbiamo - dice Alfonso Ruffo - iniziato un progetto di vini in esclusiva con etichetta dedicata. Con questo progetto siamo in grado di mappare l’intera filiera produttiva, dal vigneto fino al prodotto imbottigliato e etichettato. A Vinitaly noi distributori ricerchiamo cantine che abbiano voglia di crescere, di investire e al tempo stesso siano in grado di offrire prodotti con buon rapporto qualità/prezzo”.
Agorà Network:
“Abbiamo sviluppato una serie di etichette esclusive - spiega Massimo Cavaleri - differenziandole per regione, per esempio “Vie del canto” per l’Oltrepò Pavese, “Versi Divini” per il Piemonte, “Giglio del Duca” per la Toscana ed altri. Attualmente abbiamo 37 referenze in assortimento e continueremo a svilupparne delle altre, in modo da coprire il più possibile le regioni vitivinicole italiane”.
Unes:
“Per quanto concerne i vini di fascia alta, la nostra performance nel 2012 - sottolinea Massimo Perini - è stata soddisfacente, crescendo di oltre il 4%. La nostra strategia è quella di migliorare sempre quanto già fatto negli anni passati: perfezionare l’assortimento, ampliare l’offerta, essere sempre più chiari nell’esposizione a scaffale e continuare ad essere competitivi sul fronte dei prezzi”.
Isa Spa (Gruppo Interdis):
“La flessione nel 2012 per noi è stata del 4% a volume - dice Fabrizio Onnis - con le sole fasce alte e medio-alte in crescita, sia come numeriche di referenze sia come valore comparto. Per cercare di contrastare la crisi dei consumi andremo a valutare se aumentando la numerica e intensificando la pressione promozionale potremmo raggiungere risultati apprezzabili”.
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