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ANCHE PARIGI VUOLE LA PROPRIA DENOMINAZIONE, ANCHE SE SARÀ SOLO UN’IGP - INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA, A TUTELA DELL’UNICO VIGNETO REALMENTE PRODUTTIVO DELLA CAPITALE FRANCESE, QUELLO DI SURESNES, ALLA PERIFERIA OVEST DELLA CITTÀ

Anche Parigi vuole la propria denominazione, anche se sarà solo un’Igp - Indicazione Geografica Protetta, a tutela dell’unico vigneto realmente produttivo della Capitale francese, quello di Suresnes, alla periferia ovest della città. “L’obiettivo - spiega a Decanter Patrice Bersac , a capo de Les Vignerons Franciliens - è quello è quello di avere 5 Igp all’interno dell’Ile de France nell’arco dei prossimi 5 anni, a partire, entro il 2013, dal riconoscimento dell’Igp Suresnes, che attualmente viene imbottigliato come vino da tavola”.

Gli altri piccoli vigneti di Parigi, tra tutti quello di Montmartre, senza dubbio il più famoso e pittoresco, non hanno invece alcuna valenza commerciale, dal momento che il poco vino prodotto viene utilizzato da sempre per fini caritativi, mentre anche i produttori amatoriali d’Oltralpe, che non vendono il proprio vino, sono in attesa di una legge che, perlomeno, li riconosca e permetta loro di continuare a coltivare i pochi filari che possiedono, senza incorrere in multe o essere messi nella condizione di dover rinunciare ad una passione senza fini di lucro.

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