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ANTINORI: "ESSERE PRONTO AD UN CLIENTE SCHIZOFRENICO"

Italia
Piero Antinori

“Il consumatore dei vini di alta qualità avrà un atteggiamento “schizofrenico” rispetto al marchio. La curiosità di provare novità lo spingerà lontano dal “noto”, ma allo stesso tempo l’inevitabile bisogno di sicurezza lo riavvicinerà al marchio noto”. Lo afferma, in una interessante comunicazione sul mensile “Civiltà del Bere”, Piero Antinori, un nome di prestigio del vino italiano nel mondo ed a capo di una famiglia che produce vino dal Medioevo. Piero Antinori, nell’analizzare le strategie di marketing (“Come sarà il vino nel 2010”), afferma che “il consumatore oggi, e penso anche domani, è affascinato dalla varietà territoriale in aggiunta a quella varietale. Il marketing quindi continuerà ad evolversi da grande marca con pochi prodotti di alta visibilità ad un marketing coordinato di tante nicchie”. Ed i canali di vendita ? “I ristoranti manterranno, se non aumenteranno, la loro importanza come momenti e luoghi di qualità di vita e, pertanto, rimarranno un canale importante per il vino di qualità. In questo canale, non penso che la grande distribuzione acquisirà mai un ruolo dominante (salvo nei vini medi e medio-bassi)”. “Internet interesserà il vino molto meno di altri settori - continua Antinori - e le nuove tecnologie saranno sfruttate non tanto per ridurre i costi di contatto quanto per liberare le risorse umane da compiti banali come la presa dell’ordine, la riscossione … e dedicarle alla formazione, all’informazione (sui prodotti, sulle annate, sulla casa e sul vino in generale) e alla promozione”. Ma cambierà anche il rapporto produttore e cliente ? Antinori giura di sì e aggiunge che “saremo sempre più partner dei clienti e meno semplici fornitori” e che “un ruolo sempre maggiore, nei confronti del clienti, lo avranno gli opinion leader (giornalisti, ristoratori, enotecari, privati che fanno tendenza).

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