“Non vorrei andare all’Inferno …Aspetto che i frati decidano: siamo disponibili a restare, anche se ad un chilometro abbiano le cantine che possono ospitare i nostri vini (dal Tignanello e Solaia al Chianti Riserva, ndr)”. Piero Antinori vuole, insomma, risolvere positivamente la “querelle”, con i frati della Badia di Passignano, circa l’affitto delle cantine. Il motivo del dissenso è sulla richiesta di aumento del canone di affitto delle cantine della Badia, da parte dei monaci, ai quali gli Antinori hanno pagato fino adesso 2,5 milioni al mese. Piero Antinori, sicuramente la griffes del vino italiano più famosa al mondo, aggiunge: “vedrete che in tribunale non ci andremo … le vie del signore sono infinite …”. Di parere diverso l’avvocato dei frati della Badia di Passignano, Federico Frediani: “ dopo un tentativo di accordo, siamo alla rottura finale. Non resta quindi che la via giudiziale”.
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