Le "Città del Vino" hanno consegnato nelle mani del presidente del Consiglio Giuliano Amato l’appello "contro la produzione di vitigni-vini transgenici". Le "Città del Vino" (407 comuni di tutta Italia) sono "preoccupate dalla sempre più pressante ipotesi della produzione di vitigni geneticamente manipolati" ed anche dalle conseguenze che ne potrebbero derivare, ovvero "al danno storico-economico per i produttori vitivinicoli italiani e, di conseguenza, per i territori a denominazione di origine controllata". Presto, le "Città del Vino" approveranno un ordine del giorno "contro ogni tipo di produzione transgenica nel loro territorio", da inviare al presidente della Commissione Europea Romano Prodi.
Dal canto suo, il presidente del Consiglio Giuliano Amato si è detto interessato e "sensibilmente coinvolto in questa battaglia che assume un valore rilevante a livello internazionale". Amato ha concluso l’incontro confermando di essere profondo conoscitore delle tradizioni enologiche italiane: "in casa mia non manca mai una bottiglia di vini di qualità".
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