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APPROVATO IN SENATO IL NUOVO DDL SU SICUREZZA STRADALE. PUGNO DI FERRO PER NEO-PATENTATI. DIVIETO DI VENDITA DI ALCOLICI NELLE ORE NOTTURNE PER I PUBBLICI ESERCIZI E OBBLIGO PER I LOCALI DI MINI-ETILOMETRO... LA FIPE COMMENTA: “COSÌ FINIRANNO ...”

È un disegno di legge complesso e innovativo quello sulla sicurezza stradale che stamani è stato licenziato dal Senato, una riforma del Codice della Strada che presenta importanti novità ma che fa già discutere. Il testo prevede il pugno duro nei confronti delle categorie considerate più “a rischio”, su tutte quella dei neopatentati, nello specifico i minori di 21 anni e chi ha la patente da non più di tre anni, per i quali vige la tolleranza zero: chi verrà trovato con la presenza, anche minima, di alcol nel sangue sarà sanzionato con multe che andranno da un minimo di 200 ed un massimo di 800 euro, cifra da raddoppiare in caso di provocato incidente. Se poi l’incidente provoca la morte di una o più persone, si può arrivare a pene detentive di 15 anni. Le stesse misure e la stessa tolleranza zero sono previste nei confronti di tutti i conducenti professionali, pubblici o privati, che potranno essere licenziati per giusta causa se sanzionati per guida sotto effetto di alcol.

Il disegno di legge all’esame delle Camere prevede poi un vero e proprio “coprifuoco alcolico” per gli autogrill ed i locali notturni: a partire dalle ore 2 della notte per i primi, e dalle ore 3 per i secondi, divieto assoluto di somministrazione di alcolici fino alle 7 della mattina; mentre in autogrill ulteriore divieto tra le ore 22 e le ore 6 per la vendita di superalcolici. Le sanzioni per i trasgressori partono da un minimo di 2.500 euro per arrivare fino ai 10.500.

Ma il decreto non si incentra esclusivamente sulla deterrenza. Le buone notizie arrivano infatti per chi si è visto sospendere la patente per guida in stato di ebbrezza. Chi infatti viene sorpreso con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue, non ha provocato incidenti, ed accetta di sottoporsi ad un periodo di attività nei servizi sociali, si risparmierà l’ammenda pecuniaria - che va dai 500 ai 2.000 euro - ed otterrà una riduzione della sospensione della patente, inoltre potrà richiedere al Prefetto, entro 10 giorni dalla contestazione, una deroga di tre ore al giorno per recarsi a lavoro o sul luogo di svolgimento dell’attività sociale. Altra novità, infine, è quella riguardante l’introduzione dell’obbligo, per gli esercizi che somministrano bevande alcoliche, di dotarsi dei cosiddetti “precursori”, i mini-etilometri che ogni cliente potrà utilizzare prima di mettersi alla guida.

È soprattutto questo punto, assieme al divieto notturno di vendita e somministrazione di alcolici, a provocare la reazione della Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, che contesta una norma che - a suo dire - penalizza le imprese senza risolvere il problema, scaricando sul settore degli esercizi pubblici oneri economici e burocratici.

“Non usa mezzi termini - il presidente Fipe Lino Stoppani - che spiega “l’anticipazione del divieto alle ore 2 favorirà nomadismo, trasgressione e abusivismo. L’introduzione generalizzata degli etilometri avrà effetti sui costi e sulla organizzazione del lavoro e l’obbligatorietà di cartellonistica introducono altra burocrazia inutile. È disarmante constatare come la politica sia lontana dalla realtà e insista con provvedimenti pretestuosi che penalizzano tutta la filiera agroalimentare”. Secondo Stoppani, il problema andrebbe affrontato “inasprendo controlli e sanzioni, coltivando i buoni comportamenti, che toccano il ruolo educativo e formativo dello Stato. Meglio ancora se a tutto ciò si accompagna anche la sensibilità e la responsabilità dagli operatori, ma tralasciando provvedimenti inutili e autolesionistici”. Insomma, si tratterebbe di un provvedimento, per la Fipe, mirante a scaricare sui pubblici esercizi responsabilità che, invece, dovrebbero essere assunte dal servizio pubblico.

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