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ARRIVA IL BRUNELLO DI MONTALCINO 2005 (A 4 STELLE). TIENE IL MERCATO ESTERO NEL 2009. DEBUTTO, IL 19 E 20 FEBBRAIO, A MONTALCINO, CON “BENVENUTO BRUNELLO”. IL PRESIDENTE CENCIONI: “ANCORA FORTI SUI MERCATI INTERNAZIONALI”

Cresce, tra gli appassionati e i buyers d’Italia ed esteri, l’attesa per il Brunello di Montalcino 2005 (anche se è grande l’attesa anche per il Brunello di Montalcino Riserva 2004, che 70 produttori di Montalcino hanno deciso di produrre cavalcando l’ottima annata e promettendo eccellenti risultati): “è stata una vendemmia di buon livello - ha spiegato il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Patrizio Cencioni - nonostante le quantità di uve raccolte e vinificate, abbiano registrato una contrazione del 15% sul 2004”. Il Brunello 2005, che ha ricevuto il “rating” di 4 stelle, debutterà ufficialmente il 19 e 20 febbraio a Montalcino, con l’evento internazionale “Benvenuto Brunello”.

Il distretto di Montalcino chiude positivamente il 2009: nonostante la difficile congiuntura economica, il Brunello tiene nei mercati di tutto il mondo, confermando le proprie posizioni nei principali Paesi di riferimento. Dei 7 milioni di bottiglie commercializzate nel 2009, ben il 60% è stato venduto sui mercati internazionali: se il 25% dell’export è destinato agli Stati Uniti, buoni risultati di vendite si sono registrate in Germania, Svizzera, Canada, ma anche Inghilterra e Giappone.

Ma accanto ai “big spender” si fanno strada nuovi mercati emergenti: il Brunello trova conferme nel Nord Europa, con Svezia e Danimarca in testa, e nell’Est Europa, in Russia e Polonia; in America Latina, la prima destinazione del Brunello di Montalcino è il Brasile, mentre crescente interesse viene registrato in Messico; bene anche il mercato asiatico, con in testa la Corea, seguita da Cina e India; tra gli altri mercati da segnalare anche la ricca Dubai, dove il Brunello è richiesto nei ristoranti di estremo lusso. E proprio per incentivare le vendite in Estremo Oriente; il Consorzio del Brunello di Montalcino realizzerà iniziative ad Hong Kong, Shanghai e Tokio già dal prossimo autunno.

“In questo momento di grande impegno - ha concluso Cencioni - registriamo con soddisfazione le previsioni per un’ottima vendemmia 2009, che potrà permetterci di mantenere la nostra forza sui mercati per continuare a proporre Montalcino, nel panorama internazionale, come un “classico assoluto” dell’enologia toscana e italiana”. Grande ottimismo, quindi, anche per la vendemmia 2009, anno durante il quale la zona di Montalcino ha affrontato con grande determinazione la situazione di crisi economica mondiale, che sta coinvolgendo tutte le realtà vitivinicole, sia del vecchio mondo, sia dei nuovi paesi produttori.

Ma i dati rilevati danno delle indicazioni confortanti: dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 è stata registrata la cessione di 7 milioni 180.000 fascette per il Brunello di Montalcino, contro le 6 milioni 850 mila dello stesso periodo del 2008, per un aumento del 4,82%. Lo sforzo dei produttori, quindi, sta dando risultati positivi.

L’export copre il 60% della produzione e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di euro.

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