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RACCOLTI 50.000 EURO

Arte, food, solidarietà e musica contro i disturbi alimentari, con Fondazione Cotarella

A Roma chiamati a raccolta vip come Zucchero, Sting, Michelle Hunziker, la stilista Elisabetta Franchi e non solo (con la cucina di Pipero e Romito)

Parlare di “vino e salute” non vuol dire solo dissertare sugli effetti diretti del consumo del nettare di Bacco. Ma vuol dire anche mettere in evidenza i progetti che le cantine virtuose del Belpaese metto in opera, a sostegno della ricerca su molti aspetti che riguardano il vasto e complesso tema della salute. E tra questi c’è la Fondazione Cotarella, nata nel 2021 per volontà della Famiglia Cotarella, la celeberrima cantina guidata dalla “sorelle-cugine” Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, insieme ai padri e fondatori Renzo e Riccardo Cotarella, nata per supportare e sostenere i bambini e i giovani affetti da Dca (Disturbi del Comportamento Alimentare) con un approccio empatico che metta in primo piano ogni singolo soggetto, promuovendo stili di vita sani, dove il cibo e la natura sono centrali. E per sostenere questi progetto, nei giorni scorsi, la Fondazione, nel segno dell’arte, del buon cibo e della beneficenza, ha chiamato a raccolta oltre 150 ospiti con tanti “vip”, tra cui noti personaggi dello spettacolo come Michelle Hunziker, il giornalista Bruno Vespa ed il cantante Sting (entrambi produttori di vini, il primo in Puglia ed il secondo in Toscana, con la regia enologica di Riccardo Cotarella), la stilista Elisabetta Franchi, il musicista Zucchero Fornaciari, la food blogger Chiara Maci, gli influencer Mariano Di Vaio e Eleonora Di Vaio, per una raccolta fondi davvero particolare, ed il cui generoso ricavato (intorno ai 50.000 euro) sarà interamente destinato ai progetti di riabilitazione che mirano alla prevenzione e alla conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare con l’obiettivo di creare consapevolezza, cultura e intrecci di valore tra persone ma anche sviluppo del territorio finalizzati alla rivalorizzazione delle aree rurali. Prima gli ospiti hanno prima fatto una visita privata presso i Musei Vaticani e la Cappella Sistina accompagnati da una guida dedicata, per poi spostarsi per la cena presso la Galleria del Cardinale in Palazzo Colonna, con l’aperitivo firmato da Ciro Scamardella, chef del ristorante stellato Pipero di Roma, e poi con in piatti di Niko Romito, chef patron del tristellato Michelin Ristorante Reale, ed ideatore del progetto “IN-Intelligenza Nutrizionale” (un’ applicazione diretta in ospedali e nella ristorazione collettiva del Metodo Niko Romito, ripensato e riparametrato sul concetto di nutrizione come momento di grande valore aggiunto per la cura delle malattie e la garanzia dei servizi alla persona più in generale) e con il servizio curato dai 35 allievi di Intrecci, l’Accademia dedicata alla sala e all’ospitalità fondata nel 2017 dalla Famiglia Cotarella.
“Grande la generosità da parte di invitati e sponsor per l’asta di beneficenza che ha raccolto una cifra molto importante con molti articoli rari e preziosi tra cui il Basso Spector Legend autografato da Sting, presente alla cena, acquistato dalla stilista Elisabetta Franchi”, spiega una nota, ma in asta, in una serata che aveva come obiettivo anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema di salute la cui dimensione, in termini di diffusione e pericolosità, è ancora poco conosciuta dalla maggior parte della popolazione, c’erano anche grandi formati di Champagne, cene stellate, capi di moda, oggetti d’arte e cimeli sportivi come le maglie di giocatori come Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci, tra gli altri. L’obiettivo della cena e dell’asta, come detto, era una raccolta fondi per realizzare progetti di riabilitazione e di cura, ma anche di sviluppo del territorio finalizzati alla rivalorizzazione delle aree rurali. Il progetto vuole aiutare i più disagiati e promuove l’educazione alimentare per tutte le età, con particolare attenzione alla prevenzione e alla cura dei disturbi alimentari. Attraverso attività specifiche, la Fondazione orienta nella corretta direzione le motivazioni che ispirano scelte alimentari disordinate e non funzionali; promuove la cultura di una sana genitorialità, capace di educare con l’esempio e idonea a riconoscere, accogliere e correggere disfunzioni e abitudini tossiche o dannose; sostiene la realizzazione di esperienze di accompagnamento e recupero di un rapporto consapevole ed equilibrato con il cibo. I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di sviluppo di Fondazione Cotarella, tra i quali, per citare solo i principali, l’apertura di un centro residenziale per i ragazzi che escono dai percorsi di cura e che avrà al suo interno uno spazio formativo, dove i ragazzi potranno fare esperienze di studio e di stage nel campo dell’enogastronomia per diventare professionisti dell’ospitalità come maitre, sommelier, chef, giornalisti e così via; l’organizzazione di un centro di ascolto e orientamento, un “call center evoluto” che può essere uno strumento molto utile, innanzitutto per condividere un segnale di allarme, per essere ascoltati, per chiedere un consiglio, per capire quali sono le strutture migliori e quelle più vicine alla propria residenza dove recarsi.
“Pensiamo che queste attività diano un senso più ampio alla nostra storica attività di produttori di vino. Abbiamo la sensazione che la terra, la vite, ci abbiano aiutato a guardare oltre, ad alzare lo sguardo, a creare valore” spiega Dominga Cotarella. “È un programma impegnativo, da realizzare con equilibrio e senza spettacolarizzare le situazioni di difficoltà” afferma Ruggero Parrotto, dg Fondazione. “Stiamo lavorando insieme ad associazioni, imprenditori, agricoltori, medici, ricercatori, nutrizionisti, psicoterapeuti, giornalisti, sindaci, insegnanti, genitori, volontari, chef, ristoratori, ed ovviamente tanti giovani. E abbiamo la sensazione di seminare speranza”.
A supportare l’asta, tra gli altri, Monica Coscioni con la Collana Collezioni Acrobate e Restivo con la Collana con ciondolo, i giocatori Mattia Perin, Leonardo Bonucci e Gianluigi Buffon con le maglie autografate, Elisabetta Franchi con la borsa media a spalla lettering, Avangart con la Scultura luminosa a parete “Coppia in vespa” di Marco Lodola, Penske Automotive Italia con la cena al “Mudec”, tre stelle Michelin di Enrico Bartolini e Francesco Crudele con la cena da “Cracco”, una stella Michelin di Carlo Cracco, i produttori di Champagne Perrier Jouet con la Magnum Belle Epoque 2012, Doyard, Vilmart & Cie con la Jeroboam Grand Cellier e Magnum Oenoteque, Alexandre Filaine con la Magnum Cuvée Speciale e Egly- Ouriet con la Doyard Vendemiaire. Mentre hanno collaborato alla mise della cena Zalto, Illy, Ginori, Mepra, San Pellegrino e Acqua Panna.

Focus - IL ritratto: la Fondazione Cotarella
Fondazione Cotarella nasce in Umbria nel 2021 da una famiglia profondamente legata alla propria terra, Famiglia Cotarella, azienda vinicola e vitivinicola fondata nel 1979 a Montefiascone (Vt), che nell’ultima generazione delle figlie Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, ha visto la nascita di progetti importanti rivolti ai giovani come Intrecci, l’Accademia di Alta Formazione di Sala nata nel 2017. L’idea è supportare e sostenere i bambini e i giovani affetti da Dca (Disturbi del Comportamento Alimentare) con un approccio empatico che metta in primo piano ogni singolo soggetto, promuovendo stili di vita sani, dove il cibo e la natura sono centrali.
Anoressia, bulimia e binge eating, o disturbo da alimentazione controllata, sono la seconda causa di mortalità fra i giovani dopo gli incidenti stradali. I Disturbi Alimentari colpiscono soprattutto gli adolescenti e la cosiddetta prima età adulta, e si sono molto acuiti durante la pandemia. In Italia circa 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari, secondo un’analisi del 2021, e di questi il 96% sono donne.
Per la cura e la prevenzione dei Dca la creazione di comunità terapeutiche, la ricomposizione dei nuclei di appartenenza e la presenza di qualcuno a cui chiedere aiuto sono necessari. Fondazione Cotarella nasce con questa mission specifica: prendere per mano le persone che ancora sono smarrite dopo la malattia con un supporto scientifico, ma elaborando allo stesso tempo percorsi e interventi efficaci che portino al benessere delle persone e delle famiglie che si rivolgono a noi.
Fondazione Cotarella “sorge” dalla terra, un luogo fertile, duro, procreativo. Un luogo che richiede pazienza e visione, impegno e rispetto, determinazione e fiducia. La terra, con i suoi codici, i suoi linguaggi, le sue leggi, i suoi imprevisti, i suoi tempi, il suo tempo. Ha sede in una terra speciale, l’Umbria, ai confini con l’alto Lazio, in un crocevia di tradizioni e di segni che la storia ci chiede di conoscere e di tramandare.
Fondazione Cotarella si dirama in molteplici sedi: da Fattoria Tellus, la fattoria integrata inclusiva, che ospita attività ed esperienze dedicate ad alimentazione e natura, alle Residenze Esperienziali, che accoglieranno le persone bisognose di ritrovare sé stesse all’interno di un rapporto più armonico con l’ambiente e il cibo, fino alla Scuola di Formazione, all’Osservatorio e al Centro Ricerche riservati a studi approfonditi sul tema sopracitato e dei disturbi correlati.
“Fondazione Cotarella nasce da un sogno: rendere il mondo un posto migliore aiutando le persone a ritrovare il proprio rapporto con il cibo, con la natura, con i cicli delle stagioni, con gli animali. Un sogno che unisce i valori di un tempo con le sfide dell’innovazione. Un sogno che dà voce ai bisogni dei più piccoli, e non solo, dei più fragili, dei meno fortunati. Un sogno che vuole diventare un’opportunità anche per chi è preso dagli impegni quotidiani e finisce per dimenticare e sottovalutare l’importanza di una corretta alimentazione, di uno stile di vita equilibrato, di scelte che possono influenzare il benessere di una persona e quindi di una comunità” raccontano Dominga, Marta e Enrica Cotarella, founder di Fondazione Cotarella.

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