“ARTE & VINO. L’ETICHETTA D’AUTORE COME IMMAGINE DEL GUSTO”: UN’INTERESSANTE LAVORO DI RICERCA FIRMATO DA CHIARA VIGO

La celebrazione del vino nel suo aspetto sia sacro che profano è da sempre presente nel mondo dell’arte, fin dalle rappresentazioni più antiche. Ancora oggi l’eterno legame tra arte e vino si esprime con una quantità di eventi artistici e culturali, tale da permettere di considerare questo connubio come una sorta di genere a sé stante. Negli ultimi decenni un numero sempre maggiore di case vinicole ha scelto di presentare il proprio vino esprimendone qualità e caratteristiche con un’etichetta creata appositamente da un artista: l’etichetta d’autore diventa sinonimo della qualità del vino rispecchiando a livello estetico la cura impiegata nella sua produzione.
Un’excursus di casi italiani e francesi testimonia come i più importanti esponenti dell’arte del Novecento abbiano firmato etichette di vini. L’etichetta d’autore può così entrare a pieno titolo nel mondo dell’arte, una vera e propria opera d’arte in miniatura che tutti possono “(de)gustare”: viene esposta nei principali musei del mondo, è oggetto di collezionismo e di rapporti di committenza. Emerge dall’interessante studio condotto in proposito da Chiara Vigo - classe ’74, laureata in Scienze della comunicazione a Bologna, sotto la direzione di Umberto Eco, collezionista di etichette d’autore esposte al “Museo della vite del vino e dell’etichetta” nella sua azienda agricola alle pendici dell’Etna - dal titolo “Arte e vino. L’etichetta d’autore come immagine del gusto” (Cicero Editore, info: www.ciceroeditore.com).
L’etichetta d’autore acquisisce lo status di vero e proprio “testo estetico”: in quanto immagine del gusto del vino, rappresenta il risultato di una operazione di trasferimento intersemiotico e intersensoriale tra il vino e l’etichetta che avviene grazie all’intermediazione della degustazione. Lo studio della Vigo analizza proprio questa complessa rete di relazioni che si instaurano, nello spazio di un’etichetta, tra la casa vinicola e il degustatore, tra l’artista e l’osservatore, tra l’arte e il vino.