ASSEMBLARE LO CHAMPAGNE È UN’ARTE NON NECESSARIAMENTE FRANCESE. PARTE IL “CONCORSO EUROPEO AMBASCIATORI DELLO CHAMPAGNE”, CON LE SELEZIONI NAZIONALI, CHE PORTERANNO 3 ESPERTI ALLA FINALE DI EPERNAY (10 - 14 OTTOBRE 2011)

I francesi lo sanno fare meglio di tutti, si sa, ma gli italiani tengono loro testa nel campo della formazione. Parliamo dello Champagne, da oggi di scena nell’edizione n. 7 del “Concorso Europeo Ambasciatori dello Champagne”, indetto dal Comité Champagne e rivolto a chi opera nel mondo della formazione, dai sommelier agli enologi, dai docenti degli istituti alberghieri pubblici o privati agli enotecari, ma anche ai semplici appassionati che abbiano maturato una significativa esperienza di formazione.
L’edizione 2011 si snoda attorno al tema dell’arte dell’assemblaggio dei vini fermi ottenuti da Chardonnay, Pinot nero e Meunier, con cui i vinificatori champenoise danno vita alle bollicine più famose del mondo. Grazie alla loro conoscenza del terroir, alla loro esperienza, alla degustazione e alla loro capacità di prevedere l’evoluzione del vino, i vignerons o gli “chef de cave” creano una cuvée unica, che riflette la loro visione e lo stile dello Champagne che vogliono produrre.
In questa fase preliminare, ogni Paese concorrente provvede alla selezione di 3 candidati - scelti da una commissione di esperti del mondo del vino - da portare alle finali europee, a Epernay, dal 10 al 14 ottobre 2011; la finale italiana sarà di scena a Milano, il 14 settembre, davanti a una commissione di esperti del mondo del vino, che premieranno la migliore lezione sulle differenze dei vini di Champagne, con il titolo di Miglior Formatore Italiano dello Champagne. Le candidature saranno raccolte dal Centro Informazioni Champagne per l’Italia, rappresentante del Comité Champagne.
Al concorso europeo parteciperanno, oltre alla Francia, la Germania, il Regno Unito, la Spagna, l’Olanda, il Belgio e la Svizzera. E, ovviamente, all’Italia, che vanta un “palma res” di 2 terzi posti ed una vittoria.
Info: www.champagne.it