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AUSTRALIA DA RECORD NELL’EXPORT DI VINO (IN UN ANNO, +8%): ECCO I DATI DELL’ AUSTRALIAN WINE & BRANDY CORPORATION. IL PRIMO MERCATO RIMANE LA GRAN BRETAGNA, SEGUONO CANADA NUOVA ZELANDA, IRLANDA E CINA

L’Australia, con il suo vino, conquista i mercati internazionali, liberandosi dall’immagine di grande fornitrice di un prodotto di qualità andante ed a basso prezzo. Le nuove cifre, diffuse oggi dall’Australian Wine & Brandy Corporation, per i 12 mesi fino al 31 luglio 2007, mostrano che le esportazioni hanno segnato un doppio record, sia in termini di quantità, con 800 milioni di litri, ossia l’8% più dei 12 mesi precedenti, sia di valore con 3 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro), nonostante una lieve diminuzione dei prezzi di vendita.
Secondo i dati dell’Australian Wine & Brandy Corporation, la Gran Bretagna rimane il partner vinicolo più importante, con acquisti pari a 585 milioni di euro, tallonata dagli Stati uniti con 576 milioni di euro. Seguono il Canada (164 milioni di euro), la Nuova Zelanda (61 milioni) e l’Irlanda (42,6 milioni). La Cina si conferma sempre più ricettiva rispetto al vino australiano, con importazioni pari a 33 milioni di euro, un balzo del 125% rispetto ai 12 mesi precedenti.
In forte domanda i vini rossi (a partire dal pregiato Shiraz) le cui esportazioni sono cresciute di 30 milioni di litri, arrivando a 357 milioni, con un aumento di prezzo medio all’ingrosso per litro di quasi il 2%, fino a 5,15 dollari per litro (3,45 euro). Le vendite di vini bianchi sono aumentate solo di 1,7 milioni di litri, toccando quota 187 milioni, con una diminuzione di prezzo medio dello 0,7% fino a 4,25 dollari (2,55 euro)

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