Barbaresco di Gaja '97, primo; Loazzolo Piasa Rischei '97 di Forteto della Luja, secondo; Fiano di Avellino Pietracalda '99 di Feudi di San Gregorio, terzo; COF Picolit Riserva '98 di Rocca Bernarda, quarto; Sassicaia '97 della Tenuta San Guido, quinto. Sono questi i 5 migliori vini italiani del 2000, stando all'incrocio dei giudizi espressi dalle quattro più importanti guide (Gambero Rosso, Veronelli, Maroni, Associazione Italiana Sommelier).
Ma questa classifica delle classifiche (che è realizzata dal settimanale "Milano Finanza",ndr) è attendibile ?, si chiede l'autore, il famoso e bravo giornalista Cesare Pillon. "Non del tutto - spiega Pilolon - l'esclusione di qualche vino è determinata talvolta dall più cieca casualità". Ed, inoltre, la classifica "è influenzata anche dal particolare criterio seguito da Luca Maroni".
Nei 20 migliori vini della "Classifica delle Classifiche", 4 produttori piazzano due vini: si tratta di Angelo Gaja, re del barabresco, Luciano Sandrone, autore dei Barolo più richiesti alle aste internazionali, i Feudi di San Gregorio, la firma campana emersa con maggiore determinazione dal Sud, e la Fattoria Le Pupille, che è stata la prima azienda a puntare sulla qualità in quella Maremma grossetana che è oggi l'Eldorado dell'enologia toscana.
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