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BERE DEL BUON VINO E METTERSI ALLA GUIDA? UNA NUOVA TENDENZA DALLA SPAGNA: STA PER ARRIVARE SUL MERCATO NATURERO 0.5°, IL VINO “NON-VINO” FIRMATO MIGUEL TORRES

La bevanda più classica e più diffusa al mondo appositamente pensata davvero per tutti, dalle signore in dolce attesa, a chi, per lavoro, è sempre al volante, per coloro che non possono bere per motivi medici, religiosi o perché devono guidare: è in arrivo dalla Spagna il Penedès Bianco Natureo, il primo vino “non-vino” firmato Miguel Torres Maczassek, un “autentico moscato” prodotto nei vigneti della Tenuta Can Gomà, che per lo scarso contenuto alcolico di soli 0.5° non può essere considerato un vino, ma una semplice bevanda analcolica a base di vino.

La nuova tendenza sarà sul mercato a partire dal 2009 - mentre per il momento si tratta di un prototipo testato nelle aree di servizio delle auto-piste e degli aeroporti della catena Areas - al prezzo di vendita di 6 euro, con una produzione limitata di soli 7.900 litri in bottigliette da 187,5 ml e in bottiglie più grandi da 375 e 750 ml. Questo perchè, come afferma lo stesso Torres, “Natureo è il frutto di due anni di sperimentazioni e sarà lanciato sul mercato solo quando sarà considerato un prodotto di qualità”.

La sua creatrice, Mireira Torres Maczassek, è la direttrice tecnica di Botega Torres, che ha elaborato il Natureo nei moderni stabilimenti di Pacs del Penedès a partire dalle uve moscato (Moscatel de Alejandria), tramite il sistema conosciuto come “Spinning Cone Column”, che permette di ridurre la perdita delle componenti aromatiche a diferenza di quanto avvine con gli altri metodi di disalcolizzazione: “il risultato - sottolinea - è un prodotto dal colore giallo pallido molto nitido e dal profumo fruttato, fresco e brillante per il palato, nel quale il contenuto di zucchero residuale, ben equilibrato e dalla buona acidità, dissimula l’essenza dell’alcol”.

Il prodotto firmato Torres si inserisce tra i vini cosidetti “light” o “desalcolizzati” - da quelli a basse calorie dell’industria olandese Natural Wines Co, a quelli più famosi de La Cote de Vincent in Alsazia con lo 0,3% di alchol, fino ai prodotti della cooperativa castigliano-manchega El Progreso con appena 6°, ai vini “light” uruguaiani per diabetici, le sperimentazioni dell’industria spagnola Tecnomiza, e l’Altos de la Ermita, un vino parzialmente analcolico (6.5°) recentemente messo in commercio dal gruppo, sempre spagnolo, Casa de la Ermita, una nuova categoria di prodotti che permettono di applicare ad un alimento classico le caratteristiche che impongono le abitudini di consumo attuali.

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