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RANKING

Bernard Arnault (Lvmh) in testa alla classifica dei più ricchi del mondo by Forbes 

Tra i miliardari con tenute in Italia ci sono André Esteves (Argiano) e Alejandro Bulgheroni (Dievole e Poggio Landi)
ALEJANDRO BULGHERONI, ANDRÈ ESTEVES, BERNARD ARNAULT, FORBES, Mondo
C’è ancora una volta Bernard Arnault al n. 1 della classifica di Forbes

Le guerre, le incertezze politiche internazionali, le fluttuazioni dei mercati azionari e l’inflazione non sembrano scalfire il sonno dei miliardari di tutto il mondo: il magazine statunitense Forbes ha stilato, come tutti gli anni, il ranking dei “Paperoni” internazionali, assegnando il primo posto a Bernard Arnault, patron dell’impero del lusso Lvmh (grazie ad un patrimonio stimato di 233 miliardi di dollari) che, oltre a grandi brand della moda, della cosmesi e dei gioielli, controlla anche tanti top brand enoici, da Moet & Chandon a Krug, da Cheval Blanc a Chateau d’Yquem. Nessun produttore di vino italiano tra i 2.781 miliardari (141 in più sul 2023) in classifica, ma due grandi imprenditori che hanno fatto massicci investimenti nei territori del Belpaese: il brasiliano André Santos Esteves (n. 417 del ranking, con 6,6 miliardi di dollari), proprietario di Argiano, una delle più belle tenute di Montalcino (il suo Brunello di Montalcino 2018 è stato eletto nel 2023 “Wine of the Year” dalla celebre rivista Usa Wine Spectator), e il petroliere argentino Alejando Bulgheroni (n. 626 con 4,9 miliardi) che, con la Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia, mette insieme realtà di primissimo piano in Toscana come Dievole, in Chianti Classico, Poggio Landi a Montalcino e Tenuta Le Colonne e Tenuta Meraviglia a Bolgheri, per 330 ettari vitati complessivi. Il primo italiano in classifica (in posizione n. 26, con un patrimonio di 43,8 miliardi), è Giovanni Ferrero, ad Ferrero, che rappresenta uno dei marchi made in Italy più conosciuti nel mondo (basti pensare alla Nutella, ormai icona globale).
Ma sono molti gli imprenditori italiani selezionati da Forbes che, pur appartenendo ad altri settori, hanno interessi nel mondo del vino: come Brunello Cucinelli (n. 697 in classifica con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari), che nella sua Solomeo, da qualche tempo, produce anche vino, il “Castello di Solomeo” (con la consulenza del presidente degli enologi mondiali Riccardo Cotarella). O come Renzo Rosso (n. 871 e 3,7 miliardi di dollari), patron di Diesel e proprietario della Diesel Farm, con cui firma vino nei Colli Vicentini, e che con la sua Brave Wines ha partecipazioni in Benanti (Etna) e Josetta Saffirio (Barolo).
Nel ranking di Forbes, al n. 54 con un patrimonio di 31,6 miliardi di dollari, si piazza anche Francois Pinault che, attraverso la Artémis Domaines, di cui è fondatore e managing partner, controlla, tra le altre, realtà come Château Latour a Bordeaux, Clos de Tart in Borgogna, Château Grillet nella Valle del Rodano, Bouchard Père et Fils, ed Henriot e Jacquesson in Champagne, oltre a Eisele Vineyard in Napa Valley e Beaux Frères in Oregon. Alla posizione n. 162, con un patrimonio di 4,4 miliardi di dollari, incontriamo l’imprenditore americano Johann Rupert, al vertice del gruppo Richemont (che controlla marchi del lusso come Panerai, Cartier, Buccellati, Dunhil e non solo), che possiede la cantina L’Ormarins, una delle più antiche del Sud Africa, e la cui famiglia controlla anche, sempre nel Paese africano, realtà come La Motte, e la Rupert & Rothschild, in partnership con la famiglia De Rothschild. Al n. 334 (7,7 miliardi) c’è il canadese Anthony Von Mandl, fondatore di Mark Anthony Group, che oltre alla distribuzione di wine & spirits, possiede anche diverse cantine in Canada, come CedarCreek Estate Winery, Mission Hill, Road 13 Vineyards, ChekMate Artisanal Winery e Martins Lane. Non produce vino ma è profondamente connessa a questo settore la fortuna di Maria Fernanda Amorim (n. 522 con 5,7 miliardi), vedova di Americo Amorim, che, per 60 anni, fino alla sua scomparsa nel 2017, ha guidato la Corticeria Amorim che controlla anche Amorim Cork, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero.
Tra i nomi italiani del food & beverage presenti nella classifica di Forbes, troviamo, tra gli altri, Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari (che, tra gli altri, controlla i brand degli spumanti italiani Cinzano, Mondoro e Riccadonna, e lo Champagne Lallier), i fratelli Giorgio e Augusto Perfetti, patron del terzo gruppo al mondo del settore dolciario (dopo i colossi statunitensi Mondelez International e Mars), Marina Caprotti, ad della catena di supermercati Esselunga, e Luigi Cremonini, patron dell’omonimo gruppo leader nel settore delle carni bovine.
Quest’anno i miliardari del pianeta sono più ricchi che mai: mettono insieme patrimonio complessivo di 14,2 trilioni di dollari. Gran parte dei guadagni provengono dai primi 20, che hanno aggiunto una ricchezza complessiva di 700 miliardi di dollari dal 2023, e dagli Stati Uniti, che ora vantano un record di 813 miliardari, per un valore complessivo di 5,7 trilioni di dollari. La Cina rimane seconda, con 473 miliardari (inclusa Hong Kong), nonostante la più debole capacità di spesa dei consumatori e il crollo del settore immobiliare. L’India, che conta 200 miliardari, si colloca al terzo posto.

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