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COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

"Best Sommelier of the World 2023”, a Parigi, dall’8 al 12 febbraio: anche un italiano in gara

Salvatore Castano, già nominato miglior Sommelier di Europa & Africa, è il candidato del nostro Paese: sfiderà 68 concorrenti di tutto il mondo
BEST SOMMELIER OF THE WORLD, PARIGI, SALVATORE CASTANO, Mondo
Salvatore Castano, il candidato per l’Italia (ph. Asi)

Sarà il siciliano Salvatore Castano, già nominato nel 2021 Miglior Sommelier di Europa & Africa, a portare alta la bandiera tricolore alla finale per il miglior sommelier del mondo: il “Best Sommelier of the World 2023”, competizione organizzata da Asi (Association de la Sommellerie International), di scena a Parigi dall’8 al 12 febbraio. Sono 68 i concorrenti in arrivo da ogni angolo del pianeta, di cui 64 provenienti dai Paesi membri dell’Asi, più un singolo concorrente dal Perù (invitato a partecipare come ospite). Altri tre sommelier si sono, invece, qualificati in virtù della vittoria di un concorso continentale Asi: oltre a Salvatore Castano ci sono Valeria Gamper (Argentina), Miglior Sommelier delle Americhe 2022, e Mason Ng (Singapore), Miglior Sommelier di Asia & Oceania 2022. I vincitori continentali saranno affiancati da una lunga lista di concorrenti qualificati, tra cui gli ex finalisti del precedente concorso per il “Best Sommelier of the World”.
Salvatore Castano, classe 1990, è originario di Giardini Naxos (Taormina): dopo il diploma all’istituto alberghiero ha iniziato la sua carriera a Londra nel  ristorante tre stelle Michelin di Alain Ducasse, “The Dorchester”. Attualmente è Head Sommelier & On Trade Advisor a Friarwood, famosa boutique della capitale britannica che, dal 1967, vende vini pregiati. Un percorso, quello di Castano, frutto di studio, approfondimento, pratica e grande passione.
“Non solo questo è il più grande gruppo di concorrenti che abbia mai partecipato ad un concorso per il “Best Sommelier of the World” - spiega William Wouters, presidente dell’Asi - ma è anche senza dubbio uno dei più talentuosi che abbiamo mai avuto. Avendo avuto il privilegio di assistere all’esibizione di molti concorrenti, posso affermare inequivocabilmente che la qualità della sommellerie in tutto il mondo migliora ogni anno. Il divario tra le competenze dei sommelier nei Paesi tradizionalmente produttori di vino, come quelli dell’Europa occidentale, e il resto del mondo, si riduce ogni anno. Sarà una gara intensa e non sarei sorpreso di vedere qualche nuovo nome nelle semifinali e nella finale”.
Il Concorso per il “Best Sommelier of the World” si articola su più giorni e comprende vari esami, tra cui teoria scritta, degustazione alla cieca e capacità di servizio. La competizione inizia con un girone dei quarti di finale, seguito da una semifinale e infine dalla finale, con i primi tre arrivati. Per aggiungere un livello di complessità, i concorrenti devono inoltre competere in una delle lingue ufficiali dell’Asi: inglese, francese o spagnolo. Inoltre, la lingua in cui competono non deve essere la loro lingua madre.

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