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BOLLICINE BOOM: DOPO LA FRANCIACORTA, OTTIMO MOMENTO ANCHE PER IL “TRENTO DOC” (NEL 2007, + 4,83% DI PRODUZIONE IN TRENTINO) … LA CESARINI SFORZA SPIEGA LA SUA UNICITA’: “IL MERCATO DI RIFERIMENTO DEGLI SPUMANTI? IL 90% DELLE VENDITE E’ IN ITALIA”

Il boom delle bollicine italiane continua. Dopo la Franciacorta, anche la denominazione Trento Doc miete successi: il 2007 ha segnato, infatti, una crescita dei volumi del 4,83% per un totale di 59.057,81 ettolitri; in termini di bottiglie si tratta di 7,874 milioni di unità che, nel 2007, hanno ottenuto la denominazione di origine. Un vero e proprio record che ripete quello messo a segno nel 2006, con 7,511 milioni di bottiglie (+8,7% sul 2005). La tipologia che ha riscosso maggior successo è il rosato: si è passati infatti dai 2.761,38 ettolitri del 2006 (equivalenti a circa 368.000 bottiglie) ai 3.633,96 ettolitri del 2007 (equivalenti a 484.000 bottiglie) con una crescita del 31,6%.

Il caso Cesarini Sforza - Le migliori performances arrivano dal mercato italiano
Letteralmente in controtendenza sulle altre tipologie enologiche del nostro Paese, lo Spumante Trento Doc registra le sue migliori performances in casa: la cantina Cesarini Sforza rileva che nel 2007, il mercato Italia costituisce il 90% delle vendite; il restante 10% è rappresentato dall’estero, e in particolare dai Paesi di lingua tedesca, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Giappone. L’incremento di vendite realizzato dalla cantina trentina sul 2006 è pari al 7,14%, con un passaggio dalle 1.400.000 alle 1.500.000 bottiglie annue commercializzate.
La Cesarini Sforza è stata fondata nel 1974, con l’obiettivo di produrre spumanti di alta qualità che sapessero affermarsi non solo tra i consumatori trentini, ma anche sulla scena nazionale e internazionale. In pochi anni questa azienda ha saputo trovare una sua collocazione precisa sul mercato, con prodotti di assoluto prestigio strettamente legati al territorio trentino: un territorio dal grande retaggio storico, dall’incomparabile bellezza naturale e dalla vocazionalità unica per l’ottenimento di grandi uve, da destinare alla produzione di spumanti di eccellenza indiscussa. Nel 2001 la Cesarini Sforza è stata rilevata da una joint-venture paritetica fra la Cantina La Vis e Valle di Cembra di Lavis (Trento) e la Fratelli Rinaldi Importatori Spa di Bologna. Dal 2002 al 2007, l’azienda è passata dalle 900.000 bottiglie annue commercializzate alle 1.500.000 bottiglie annue attuali (+67%, in cinque anni).

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