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BOLLICINE ITALIANE, UN MIX DI ALLEGRIA, CONVIVIALITÀ E QUALITÀ AL GIUSTO PREZZO. È QUESTO IL SEGRETO DEL LORO SUCCESSO, SECONDO L’ESPERTO GIAMPIERO COMOLLI. A CAPODANNO SALTERANNO NEL MONDO 150 MILIONI DI TAPPI

C’è un solo modo di brindare al nuovo anno, nel mondo: all’italiana. Eh sì, le bollicine tricolore non solo dominano in patria, dove se ne stapperanno 97 milioni di bottiglie (60 milioni solo per il brindisi di mezzanotte), per un “giro d’affari” di 720 milioni di euro, ma anche all’estero, ormai sempre più “sintonizzato” sugli spumanti italiani. Fuori dai confini nazionali, infatti, nei giorni delle festività di fine anno salteranno 150 milioni di tappi di spumante made in Italy, un bel +10% sul 2009. Ma qual’è il segreto di questo successo? Lo spiega Giampiero Comolli, esperto di bollicine (www.ovse.org): “gli spumanti italiani si “sposano” a meraviglia con la voglia di stare insieme, è questa la ragione che spinge gli appassionati ad acquistarle in qualsiasi periodo, e ancor più a fine anno, per brindare a quello nuovo con un bicchiere “frizzante”. E i dati lo confermano: nel mondo si consumano 2,6 miliardi di bottiglie di spumanti l’anno e l’Italia, con 226 milioni di bottiglie, è diventato il primo esportatore al mondo. E, attenzione, spumante italiano non significa solo brindisi, ma anche regalo. Se calano i classici cesti natalizi (-10% sul 2009), aumentano le bottiglie di bollicine donate per le festività e non solo, tanto che la tendenza è per la destagionalizzazione dei vini spumanti, con le tipologie brut (secco) e il dry (aromatico) a farla da padrone (coprono il 70% dei brindisi di fine anno, cioè 42 milioni di bottiglie). “Il mercato mondiale - sostiene Comolli - riconosce una qualità e un valore più alto del passato per le bollicine italiane. Il marchio made in Italy a tavola funziona, si sostituiscono altri vini anche con più storia, perché la leva del prezzo è fondamentale,insieme alla diffusione, alla reperibilità nei punti vendita, etichette chiare e una tipologia di prodotto più in linea con i gusti internazionali, di più immediato approccio. E più la destagionalizzazione cresce, più aumentano i consumi”.

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