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BOLLICINE ITALIANE VERSO IL RECORD NELL’EXPORT: SE I BRINDISI DI FINE ANNO CONFERMANO IL TREND DEGLI SPUMANTI DEL BELPAESE NEL MONDO, SARANNO SUPERATE I 345 MILIONI DI BOTTIGLIE. LA STIMA ARRIVA DEL PATRON DEL FORUM DEGLI SPUMANTI, GIAMPIETRO COMOLLI

Se i brindisi di fine anno confermeranno il trend di consumo nel mondo delle bollicine italiane, ormai comunque destagionalizzate e consumate a tutto pasto, gli spumanti del Belpaese, dall’Asti al Prosecco, dal Franciacorta al TrentoDoc, potranno brindare al record di 345 milioni di bottiglie esportate, con un +5% in volume e un +4% in valore sul 2008. La stima è di Giampietro Comolli, direttore del Forum degli Spumanti & Bollicine d’Italia.

“Saranno cruciali i consumi dei prossimi 2 mesi, ma il dato, il dato, comunque, “è il segno - dice Comolli - che i prodotti targati Italia nel mondo “tirano”. Nel 2009 il mercato nazionale è previsto stabile, per cui l’incremento delle quantità e il fatturato finale previsto è dettato dall'export”.

Certo, la crescita in valore è limitata se paragonata al 16% del 2008 sul 2007, ma, in ogni caso, si tratta di un fatto positivo e “in controtendenza - precisa Comolli - rispetto alle previsioni di altri prodotti mondiali e alla situazione generale”.

A far segnare la maggior crescita sui mercati esteri è il Prosecco, ma è tutto il comparto delle bollicine italiane ad avere successo, il cui segreto, conclude Comolli, è “legato al fatto che gli spumanti nazionali rispondono a esigenze precise e dirette del consumatore: gradazione contenuta, semplicità, abbinamento con ogni tipo di cucina, prezzo in linea con l'obiettivo di spesa”.

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